Mondadori celebra i suoi 50 anni con copertine d’autore, ma i lettori non apprezzano
In occasione dei 50 anni degli Oscar Mondadori, la casa editrice ha promosso un'iniziativa interessante: ha fatto ricorso alla creatività dei giovani allievi dell'Istituto Europeo di Design di Milano, affidando loro la riedizione di alcuni libri, fra i più importanti, del catalogo Oscar. Il concorso "Match the cover" ha proposto agli studenti dieci classici, come "Il vecchio e il mare" di Hemingway o "Il fu Mattia Pascal" di Pirandello, e i progetti più creativi ed originali sono stati selezionati e andranno a riempire gli scaffali delle librerie di tutta Italia. Queste nuove edizioni sono state distribuite il 23 giugno, e le copertine sono state diffuse anche sui social.
L'immediatezza di Facebook e Twitter ha dato voce alla giuria più severa: al pubblico. I lettori, gli appassionati di questi grandi classici, proprio non apprezzano alcune rivisitazioni giudicate fin troppo estreme. Poco fedeli allo spirito dei testi, qualcuno commenta indignato: "vien da chiedersi se chi ha realizzato queste copertine abbia mai letto questi libri".
La copertina che concorre al titolo di peggiore in assoluto sembra essere quella pensata per "Il piacere" di Gabriele D'Annunzio: i lettori non hanno apprezzato l'idea eccessivamente forte del soggetto. Non rispecchia affatto l'idea del romanzo, e appare più finalizzata ad attirare giovanissimi compratori inesperti più che invogliare i lettori che ancora non lo hanno apprezzato:
Solo l'aver pensato un simile paragone è raccapricciante. Inoltre l'ideatore dovrebbe rileggere o meglio, leggere "Il Piacere", perché se avesse avuto un'idea chiara di cosa rappresenta questo libro, non avrebbe azzardato una simile proposta. Cambiare la copertina con questo obrobrio non solo vanifica il libro, ma distorce un intero pensiero letterario, e questo é inammissibile. Le strategie di mercato risparmiatevele, almeno quando si tratta di cultura!
E ancora:
Cosa c'entra con il libro? Davvero orribile, fatta solo per seguire la moda del momento sminuendo così un libro, a mio avviso, splendido…
Commenti simili stanno invadendo il web in queste ore, alcuni si limitano ad un giudizio estetico personale, altri criticano le scelte grafiche come ignoranza pura nei confronti del testo. Se la scelta per il romanzo di Kerouac "intriga, però la copertina fa male agli occhi", quella de "Il vecchio e il mare" potrebbe essere "la copertina, o l'etichetta, di qualsiasi altra cosa". La copertina di "Narciso e Boccadoro", che tanto ha fatto sognare intere generazioni, sembra a parere di molti "la copertina per un thriller o un giallo, non adatta all'etereo Hermann Hesse".
Il lavoro che invece sembra essere stato apprezzato è quello su "Il fu Mattia Pascal" pirandelliano, senz'altro meno aggressivo degli altri e più adatto all'opera e alla sua storia. In generale però, l'idea dei lettori che navigano sul web è stata negativa, e alcuni chiedono testualmente: "Ma siete impazziti, lì alla Mondadori? Ma come vi viene in mente?".
Mai come in questo caso, a quanto pare, "non bisogna giudicare un libro dalla copertina".