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Modigliani, a Livorno la mostra per i 100 anni curata da Marc Restellini

Fino al 16 febbraio 2020 i dipinti e i disegni di Amedeo Modigliani saranno esposti al Museo della Città di Livorno, in una grande mostra curata da Marc Restellini. Un’esposizione che inaugura l’anno delle celebrazioni dedicate al centenario di Modì, alla ricerca delle origini spirituali e filosofiche del pittore toscano.
A cura di Redazione Cultura
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fonte: getty Images
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Un ritorno in grande stile. Da oggi 7 novembre e fino al 16 febbraio a Livorno si festeggia il ritorno di Amedeo Modigliani. Qui Modì festeggerà, nel Museo della città di Livorno, simbolicamente il "compleanno" del centenario, nel gennaio 2020. Dove Amedeo nacque nel 1884 e da dove partì alla volta di Parigi, dove sarebbe diventato uno dei grandi pittori del ventesimo secolo. Quattordici dipinti e dodici disegni dell’artista, appartenuti a Paul Alexandre e Jonas Netter, opere non esposte di frequente, come il ritratto di grandi dimensioni Fillette en Bleu del 1918 o quello di Chaïm Soutine del 1916, amico del pittore durante gli anni parigini.

Modigliani, 100 anni del genio livornese

Per il curatore della mostra "Modigliani e l'avventura di Montparnasse. Capolavori dalle collezioni Netter e Alexandre" il maggior esperto dell'opera di Amedeo Modigliani, Marc Restellini, storico dell'arte francese, fondatore della Pinacothèque de Paris:

La mostra è un ritorno a casa. Sono felice di questa occasione. Non poteva esserci decisione migliore di portare la mostra di Modigliani nella sua città nell'anniversario del centenario della morte. Qui a Livorno Amedeo Modigliani ha sviluppato la sua capacità creativa e lo spiritualismo ebraico e qui a Livorno mi auguro che la storia, e non solo il mercato, possano approfittare di questa meravigliosa opportunità per dargli la giusta posizione nella storia dell’arte occidentale.

Nel 2020 il centenario di Modì

La mostra "Modigliani e l'avventura di Montparnasse. Capolavori dalle collezioni Netter e Alexandre" è coordinata da Sergio Risaliti. A organizzare l'evento, che inaugura le celebrazioni del centenario della morte del pittore livornese è il Comune di Livorno con l'Istituto Restellini di Parigi e la partecipazione della Fondazione Livorno. Tutte le opere raccontano gli anni alla Ville Lumiere, gli anni di droga e alcol di Modì, e trasudano la vita dei quartieri parigini di Montmartre e Montparnasse, dove l'irresistibile Amedeo si era legato a Guillaume Apollinaire, al collezionista Paul Guillaume, allo scrittore Blaise Cendrars.

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