“Misteri e Fuochi”: quattro artisti in pellegrinaggio lungo la via Francigena
Lucera, Bari, Taranto e Brindisi. Quattro luoghi che sono altrettante tappe di quella che fu la via Francigena pugliese, meta di pellegrinaggi fin da tempi antichissimi. In questi luoghi il Teatro Pubblico Pugliese ha deciso di dare vita a un progetto internazionale, Misteri e Fuochi (24 – 27 settembre), che vede coinvolti quattro artisti di teatro, visual art e danza.
La spagnola Angélica Liddell, gli iraniani Shoja Azari, Mohsen Namjoo e Shirin Neshat, l’uruguaiana Tamara Cubas e l’italiano Armando Punzo lavoreranno, a partire dalla prossima settimana, al tema della passione e del dolore per realizzare opere inedite, site specific e ispirate alle tradizioni e alle suggestioni dei rispettivi luoghi.
Il progetto ha già avuto una prima fase pre-estiva in cui gli artisti hanno fatto i casting e scelto le location dove operare e ispirarsi e che proseguirà durante la prossima settimana al termine della quale ciascun maestro presenterà il proprio spettacolo. L’obiettivo è quello di produrre una riflessione sulla condizione dell’uomo contemporaneo attraverso linguaggi e sguardi diversi e riflettere sull’incontro con un territorio così ricco di fascino, di storia, di suggestioni.
A Taranto, al Rione Tamburi nell’ex campo sportivo, Armando Punzo porterà in scena lo spettacolo “Paradiso – voi non sapete la sofferenza dei Santi”. A Bari, al Teatro Margherita, Shoja Azari, Mohsen Namjoo e Shirin Neshat presentano “Passage through the world”
(Passaggio attraverso il mondo) con la partecipazione dell’ensemble vocale Faraualla e delle donne lamentatrici funebri della città vecchia di Bari, le cosiddette “Prefiche”. A Lucera, nell’anfiteatro romano, Tamara Cubas porta “Multitud” che coinvolge circa sessanta artisti di diverse età ed esperienze culturali e artistiche. Infine a Brindisi, al Castello Alfonsino, Angélica Liddell presenta “Las puertas de la carne” (Le porte della carne).
“Misteri e Fuochi” è finanziato con il Fondo per lo sviluppo e coesione della Regione Puglia e rientra all’interno del piano di internazionalizzazione che il Teatro Pubblico Pugliese sta portando avanti negli ultimi anni. Già, perché internazionalità e recupero dello straordinario patrimonio storico e antropologico sono le due direttrici di un progetto più ampio che vede la Puglia molto attiva e che coinvolge anche teatri e fondazioni straniere in un piano di cooperazione e scambio.