Miriam Toews, Teju Cole,Judith Thurman: la grande letteratura alle “Conversazioni” a Capri
Quest’anno le Conversazioni a Capri festeggiano dieci anni. È infatti dal duemiliacinque che all’inizio dell’estate le personalità più influenti del mondo della cultura e dell’arte conversano con Antonio Monda, principale artefice dell’evento, sui temi più diversi.
Il tema di quest’ anno è la “Rivoluzione”, e fra oggi e il 28 Giugno a Piazza Tragara a Capri tre dei più interessanti scrittori del panorama internazionale siederanno con Monda e con il pubblico per penetrare a fondo l’argomento. Siamo andati a Capri per incontrarli, e abbiamo intervistato autori molto diversi tra loro, ma che restituiscono molto bene la complessità evidente del panorama letterario.
La prima è Miriam Toews, una giovane autrice di origine Mennonita che nell’ultimo periodo è emersa come un talento estremamente vivido e convincente. Tutta la sua esperienza letteraria è segnata dall’indagine profonda dell’esperienza quotidiana, della vita familiare e delle relazioni più intime.
Il suo è, a detta dei molti critici che la incensano, un dettato colloquiale ma penetrante, colorato da uno sguardo ironico e distaccato che cede il passo ai più intensi e freschi momenti di espressione emotiva. Notevole nella sua produzione è il romanzo scritto su suo padre, suicidatosi dopo la sua fuga dalla comunità religiosa, dal titolo Swing Low: a life. L’origine nella comunità mennonita non manca mai nel vissuto della Toews, così come la riflessione su temi complessi, dal suicidio stesso, al fondamentalismo religioso, alla malattia mentale.
Teju Cole invece è un autore nigeriano, che porta con sé il retaggio della cultura e della cittadinanza africana sebbene sia cresciuto culturalmente e sia stato educato nel mondo anglosassone. Di formazione è uno storico dell’arte, e il suo interesse di maggior spicco oltre la letteratura è la fotografia. Ha ottenuto un dottorato in storia dell’arte in inghilterra e collabora frequentemente con il New York times.
Famoso è il suo rapporto con i Social media, in particolare con Twitter, grazie alla sua iniziativa “small fates”, il cui fine è stato divulgare storie tragiche e senza via di scampo della terra africana.La sua opinione sulla vicenda drammatica si Charlie Hebdo, infine, ha contribuito a problematizzare la vicenda fornendo un punto di vista complesso, differente, e perciò stesso utile, rispetto al sentimento dominante
L’ultima autrice che abbiamo incontrato è Judith Thurman, firma di grande prestigio del New Yorker, editorialista versatile ed esperta di molti argomenti differenti e complessi.Ha scritto di arte performativa e di fotografia, con incursioni penetranti nel mondo di Diane Airbus e di Marina Abramovich. Si è dedicata allo studio della biografia di grandi scrittori e perfino all’arte preistorica.
Tre personalità diverse e articolate, che però danno un quadro mosso e complesso dell’attività culturale che anima le serate celebrate da Antonio Monda.