Mimmo Borrelli ritorna con “Opera pezzentella” (VIDEO BACK-STAGE)
La storia si ripete. Siamo di nuovo in giugno e mentre tutti i riflettori sono puntati sul Napoli Teatro Festival Italia, ridotto ancor peggio dell’anno scorso, è però altrove, pur rimanendo nel perimetro della città, che accadono cose realmente interessanti. Esattamente come scrivemmo un anno fa, basta dare un’occhiata qui.
Stiamo parlando del ritorno in scena, nella Chiesa di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco, dello spettacolo scritto, diretto e interpretato da Mimmo Borrelli, “Opera Pezzentella” che nel 2014 si impose come evento teatrale dell’anno. Molti, appassionati e addetti ai lavori, accorsero a vederlo rimanendo entusiasti, ma furono decisamente di più quelli che lo persero per mancanza di posti disponibili.
Noi di Fanpage.it avevamo realizzato, scommettendo in tempi non sospetti sull’importanza dell’operazione, un ampio backstage che racconta la genesi dello spettacolo partendo dal laboratorio che Borrelli aveva tenuto a Bacoli, fino alla prova generale. Ve lo riproponiamo come momento di testimonianza (tanto cara ai critici duri e puri), di introduzione e di approfondimento alla nuova messinscena che si terrà da domani 25 giugno fino al 28.
Avendo già scritto dello spettacolo, oltre che aver filmato un corposo dietro le quinte, è inutile dilungarsi e ripetersi (chi volesse può leggere qui l’articolo). L’unica considerazione che forse è il caso di fare a distanza di un anno riguarda però la nuova produzione dello spettacolo.
Già perché è davvero singolare che questa ripresa avvenga proprio sotto la spinta del Teatro Stabile di Napoli (neo Nazionale) diretto da Luca De Fusco. Lo stesso, per intenderci, che per quattro anni tra Napoli Teatro Festival Italia e Mercadante non si è filato nemmeno di striscio un artista come Borrelli. Ma se volete questa è un po’ la cifra di un modo di fare direzione artistica che secondo noi oltre ad essere inutile è anche controproducente: in altre parole, si punta solo su eventi di sicuro richiamo (che poi non è detto che si rivelino tali) e non si scommette invece sulle realtà emergenti, sui nuovi linguaggi, sulla drammaturgia contemporanea, sugli spazi non teatrali… ma questa lista potrebbe essere infinita.
Piuttosto si “compra” un progetto stavolta di sicuro successo, nato lo scorso anno dalla lungimiranza de l’Opera Pia Purgatorio ad Arco ONLUS e dalla Fondazione con il Sud oltre naturalmente che dallo stesso Borrelli. Noi che seguimmo l’operazione da molto vicino e da principio possiamo testimoniare le difficoltà e il sacrificio che il progetto ha richiesto ed è per questo che alla fine siamo comunque molto contenti di questa ripresa e speriamo che stavolta serva da lezione.