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Milo Manara in mostra al MACRO di Roma: l’eros che sta scandalizzando la capitale

Fino a luglio Roma ospita un’importante antologica su Milo Manara: l’intera carriera del padre dell’eros a fumetti è in mostra al MACRO di Testaccio. Ma per alcuni, l’arte di Manara risulta ancora troppo spinta.
A cura di Federica D'Alfonso
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Milo Manara
Milo Manara

Il 26 maggio il MACRO di Testaccio ha inaugurato una mostra molto particolare dedicata al maestro dei fumetti erotici Milo Manara. “Macromanara. Tutto cominciò un'estate romana” resterà aperta fino al prossimo 9 luglio, ripercorrendo la sua intera produzione artistica dai fumetti alle illustrazioni, fino ai lavori più recenti.

L'esposizione è stata inaugurata in concomitanza con l'ARF! Festival, un evento interamente dedicato al mondo dei fumetti e che ha visto protagonista proprio l'elegante erotismo del padre di personaggi famosissimi come Miele e di fumetti celebri come “Tutto ricominciò con un'estate indiana”, al quale si rifà appunto il titolo della mostra.

La storia dell'erotismo in mostra

Le illustrazioni di Milo Manara in una mostra a Madrid, nel 2010
Le illustrazioni di Milo Manara in una mostra a Madrid, nel 2010

Questa grande esposizione ripercorre l'intera produzione di Manara, dagli anni Settanta ad oggi, ricostruendo la carriera del fumettista a partire dai primi lavori per il “Corriere dei ragazzi” fino ad arrivare ai grandi successi come “Il profumo dell'invisibile” in cui per la prima volta compare il celebre personaggio di Miele e alle grandi collaborazioni con altri importanti maestri del fumetto e del cinema.

Un'ampia sezione è dedicata alla “storia” della sua arte, che alla fine degli anni Settanta si afferma quale eccellenza nel panorama fumettistico internazionale: Manara divene famoso in Francia, collaborando fra gli altri con Pedro Almodòvar e dando vita al famoso alter ego Giuseppe Bergman, che negli anni comparirà spesso nelle sue storie illustrate. Importantissimo il sodalizio con l'amico Hugo Pratt, con il quale dagli anni Ottanta collabora disegnando sulla rivista Corto Maltese: insieme al maestro darà vita a “Tutto ricominciò con un'estate indiana”, ispirato a “La Lettera Scarlatta” di Hawthorne e considerato uno dei massimi capolavori del fumetto italiano.

Una parte importante della mostra è invece dedicata al Manara “contemporaneo” e al suo rapporto, strettissimo, con Roma e con il cinema: durante la sua carriera Manara realizza anche numerosissime illustrazioni per il mondo della cinematografia, collaborando spesso soprattutto con Federico Fellini. Con lui, realizza le locandine per film come “La voce della Luna” e “Il viaggio di G. Mastorna, detto Fernet”. La mostra presso il Macro ripercorre tutte le tappe salienti della carriera di Manara fino ad arrivare agli anni Duemila e ai progetti con Alejandro Jodorowsky per il quale illustra “I Borgia” e all'opera dedicata a Caravaggio e pubblicata a partire dal 2015.

I biglietti celebrativi e le polemiche

In occasione della mostra dedicata a Milo Manara l'azienda di trasporti pubblici Atac ha prodotto una serie limitata di biglietti da collezione: sono stati messi in vendita oltre 100 mila tickets con le illustrazioni di Manara ispirate alle opere di Gustav Klimt e Alfons Mucha. Ma ad alcuni questa iniziativa non è piaciuta affatto: a partire dal direttore generale di Atac Bruno Rota, che ha affermato di non condividere la scelta di portare l'erotismo di Manara alla portata di tutti.

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