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Milo Manara: “Il sesso è uno strumento di conoscenza del mondo inestimabile”

In un’intervista concessa alla giornalista Roberta Scorranese e pubblicata sul Corriere della Sera, il fumettista Milo Manara ha aperto i cassetti della memoria, portando alla luce del sole ricordi di una vita avventurosa e sofisticata, scandita dal confronto con intellettuali di primo calibro come Federico Fellini e Umberto Eco.
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In un'intervista pubblicata sul Corriere della Sera, il fumettista Milo Manara ha aperto i cassetti della memoria, portando alla luce del sole ricordi di una vita avventurosa e sofisticata, scandita dal confronto con intellettuali di primo calibro come Federico Fellini e Umberto Eco e dal rapporto con alcuni illustri colleghi, in primis Andrea Pazienza: "Era velocissimo nel pensare e nel pronunciare la parola giusta".

Manara: "La censura del Sud Africa mi ha reso orgoglioso"

Tra i vari aneddoti passati in rassegna da Manara, vi è anche quello che lo vide diventare un simbolo eretico per la cultura sudafricana, a causa della sua netta contrarietà all'Apartheid: "Mi chiamarono da Radio Popolare per dirmi che un quotidiano sudafricano aveva inserito i miei fumetti, quelli della serie di Giuseppe Bergman, tra i libri proibiti. Non tanto per l’erotismo, quanto per delle posizioni decisamente anti-apartheid. Ora, al di là del fatto che questa censura mi riempie di orgoglio, la domanda è: come ci sono arrivati lì i miei fumetti in quell’epoca storica e senza internet?". Un altro tentativo di censura provenne inaspettatamente dagli Stati Uniti: "Mi avevano commissionato delle copertine dei supereroi della Marvel", ha raccontato Manara, "Tutto bene finché si arrivò alla Donna Ragno. Io volevo raffigurarla nella stessa posizione dell’Uomo Ragno, arrampicata su una parete. Ma il corpo di una donna in quella postura risultò, agli occhi degli americani, scandaloso. Troppo erotizzato. Coprirono il sedere con il titolo, per capirci (…) è stata l’ultima copertina che ho fatto per loro".

Manara: l'erotismo è un fattore culturale imprescindibile

L'intervista ha anche toccato il tema dell'erotismo, che Manara considera un fattore culturale di portata enorme: "Qual è l’impulso più forte, quello che non si può sopprimere? Il sesso. E che cosa rende il sesso uno strumento di conoscenza del mondo? L’erotismo. È quello che ho sempre cercato di fare con i miei disegni. Raffigurando un corpo femminile che non sia semplicemente erotizzato, ma che abbia una sua grandezza". Proprio per questo motivo, ha affermato, le compagini femministe hanno espresso a più riprese apprezzamenti per i suoi lavori.

Manara e l'amicizia con Fellini

Il colloquio ha poi spaziato su diversi fronti, tra cui quello relativo all'amicizia e l'affetto che lo legarono a Federico Fellini. L'autore ha raccontato commosso di quando, giovanissimo, fu ospitato in casa del regista, che lo fece dormire nella stanza matrimoniale che condivideva con sua moglie Giulietta: "Fece portare una branda in camera loro e così io dormii una notte con Federico e Giulietta, nella stessa stanza. Fu surreale ma capii una cosa: io avevo la stessa età del figlio che loro avevano perso. Gli mancava moltissimo".

Manara e quel ritratto alla figlia di Umberto Eco

Ricordando la figura di Umberto Eco, intellettuale che in vita contribuì moltissimo alla crescita dell'industria del fumetto italiana, Manara non ha mancato di ricordare un aneddoto particolare: "Uh, con Umberto Eco accadde una cosa imbarazzante. Amici in comune mi avevano detto che sua figlia Carlotta, all’epoca adolescente, era una mia ammiratrice. Allora le mandai a casa un disegno" Tempo dopo, durante una cena, incontrò Eco che lo riconobbe e colse l'occasione per rimproverarlo: “Potevi essere meno esplicito”.

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