Milano, Teatro alla Scala: scarpa rossa donata per la Giornata contro la violenza sulle donne
In occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, il prossimo 25 novembre, in Piazza della Vittoria a Pavia sarà esposto una “scarpa rossa”, simbolo dell’iniziativa, donato a Cgil Cisl e Uil di Pavia dal Teatro alla Scala di Milano.
Il Teatro alla Scala di Milano, simbolo di luogo di cultura e di arte, ma anche di impegno sociale, intende appoggiare le donne che decidono di dire no, così la scarpa rossa sarà donata al Comune di Pavia per la sua collocazione nella sede istituzionale di Palazzo Mezzabarba, sede del municipio, affinché possa rimanere come simbolo permanente e spunto di riflessione costante per tutti i cittadini.
Perché le scarpe rosse sono il simbolo del 25 novembre
Le scarpe rosse, sono diventate simbolo della lotta contro il femminicidio e la violenza contro le donne, grazie ad un’artista. Era il 27 luglio del 2012 quando Elina Chauvet le utilizzò per la prima volta in un’installazione artistica pubblica davanti al consolato messicano di El Paso, in Texas, per ricordare le centinaia di donne uccise nella città messicana di Juarez.
La maggior parte di loro erano lavoratrici delle Maquiladoras, fabbriche che impiegano manodopera a basso costo, così l’artista ha deciso di rompere attraverso il suo lavoro l’omertà che avvolgeva questa situazione, così nel 2009 ha raccolto tra conoscenti trentatré paia di scarpe e le ha installate nello spazio urbano di Juárez.
Da allora, nella giornata del 25 novembre, indossare un paio di scarpe rosse vuol simboleggiare la partecipazione ad una lotta delle donne unite per dire basta contro ogni tipo di violenza. Le statistiche dicono che in Italia, ogni tre giorni una donna viene uccisa da un uomo che la conosceva. L'impegno di una delle più importanti istituzioni culturali del nostro Paese, come il Teatro alla Scala di Milano, non si limita dunque solo al piano simbolico, ma è decisamente importante, insieme agli interventi più concreti che possono realizzarsi legiferando, reprimendo, ma soprattutto educando al rispetto delle donne.