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Milano celebra Enzo Jannacci alla Casa dell’Accoglienza

Il Comune di Milano, a un anno dalla sua morte, ha intitolato la Casa dell’Accoglienza a Enzo Jannacci. Per l’occasione una grande festa organizzata da Gino e Michele. Una giornata di musica e cabaret con tanti ospiti, da Vinicio Capossela a Paolo Rossi.
A cura di Roberto Sommella
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Nel pomeriggio di sabato 5 aprile Milano ha celebrato Enzo Jannacci, scomparso un anno fa, intitolandogli la Casa dell'Accoglienza di via Ortles e festeggiandolo con Se me lo dicevi prima, un pomeriggio di musica e cabaret. Un evento voluto dall'Assessorato alle Politiche sociali e organizzato dalla direzione artistica di Smemoranda, che si è prefigurato come una vera e propria festa. Una festa per i bambini ospiti delle case famiglia e delle comunità per i minori, i quali sono stati accolti da un'animazione con tanto di zucchero filato e giocattoli usati. E una festa per gli amici di Enzo, che con musica, interventi e disegni hanno ricordato il cantautore milanese e la sua surreale creatività.

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L'idea di coinvolgere Enzo Jannacci nelle attività della Casa dell'Accoglienza era nell'aria già da un paio di anni. Intitolargli lo spazio è stato dunque un pensiero quasi naturale. In questo modo "Milano vuole ricordare un artista meravigliosamente sensibile nel raccontare la vita vera della città" afferma l’assessore alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino, "crediamo che tutta Milano debba farsi carico positivamente dell’ospitalità e del sostegno offerto a chi ha meno e si trova spesso e suo malgrado emarginato".

Vinicio Capossela, Paolo Rossi, Eugenio Finardi, Paolo Belli sono solo alcuni degli oltre quaranta artisti che si sono avvicendati sul piccolo, umile palco. Tutti concordanti su una certezza: che Jannacci avrebbe apprezzato e condiviso lo spirito di questa giornata. "La festa del 5 aprile è gioia, è momento di integrazione di questo luogo nella città e nel quartiere, come avrebbe voluto Enzo, senza troppi orpelli né ufficialità" dicono i direttori Nico Colonna e Gino e Michele, "perché Jannacci è sempre stato una voce fuori dal coro, che ha raccontato e sa ancora raccontare una Milano diversa, quella dei più deboli".

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I numerosi personaggi di Jannacci sono stati ritratti anche in una bellissima collezione di tavole illustrate esposte lungo i corridoi della Casa dell'Accoglienza. Nella mostra La mia gente, nata in collaborazione con il giornale di strada Scarp de' tenis, ritroviamo tutte le strambe creature delle sue canzoni, viste attraverso le matite di fumettisti del calibro di Bruno Bozzetto, Leo Ortolani, Claudio Villa, Silver, Silvia Ziche, Giampiero Casertano.

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L'intero evento è stato realizzato a costo zero ed è parte del progetto Ciao Enzo, una serie di eventi a lui dedicati che si svolgeranno in diversi quartieri della città, dal centro alla periferia di Milano, coinvolgendo quei luoghi che sono stati cantati nelle sue canzoni. La città continuerà a celebrare l'autore fino al 3 giugno, giorno del suo compleanno, quando il percorso culminerà in un'esibizione del figlio Paolo Jannacci al Teatro Dal Verme. Ciao Enzo è una delle iniziative della Primavera di Milano, un palinsesto promosso dal Comune di Milano per riscoprire grandi personalità della cultura milanese.

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