Milano, a Tempo di Libri arriva il documentario in omaggio a Gillo Dorfles
Critico e filosofo dell’arte, protagonista di un secolo che ha segnato con piglio rivoluzionario nel campo della cultura. A lui, a Gillo Dorfles, è dedicato il documentario-omaggio "Ultra-Dorfles" (3D Produzioni) di Gabriele Raimondi, che ne ricostruisce l’eclettica carriera. Il promo video del documentario sarà proiettato in anteprima per il pubblico di Tempo di Libri venerdì 9 alle 14.30, nella Sala Amber 1 a Milano.
Morto lo scorso 2 marzo all'età di 107 anni. Gillo Dorfles era nato a Trieste il 12 aprile 1910, più di un secolo fa. Se ne è andato in quella Milano in cui aveva scelto di vivere. Nato in un mondo completamente diverso da quell'attuale, ancora lo scorso 13 gennaio aveva inaugurato alla Triennale di Milano una sua mostra di dipinti e non una retrospettiva, ma quindici nuove tele realizzate solo lo scorso anno. Infaticabile artista, lavorava sempre a nuovi progetti. Il vero antidoto alla morte, secondo quanto aveva dichiarato, era proprio quello.
Dopo la Grande Guerra, il giovane Gillo si era trasferito con la famiglia a Genova, dove aveva trascorso l’infanzia. Dopo la guerra aveva studiato al Liceo Classico di Trieste, si era poi trasferito a Milano nel 1928, dove aveva studiato medicina, laureandosi nel 1934 e specializzandosi in neuropsichiatria. A partire dagli anni Trenta ha svolto un’intensa attività di critica d’arte e saggistica, ha impiegato circa un ventennio a diventare il teorico e il critico che conosciamo, il rivoluzionario che prese le categorie crociane e le cambiò.
Perché l’attenzione di Dorfles è rivolta soprattutto 2ai fenomeni comunicativi di massa, alla moda e al design, soffermandosi pur sempre sulla pittura, sulla scultura e sull’architettura moderna e contemporanea". Dagli anni Sessanta insegna estetica in diverse università italiane (Milano, Trieste, Cagliari) e dagli anni Ottanta riprende l’attività pittorica e grafica che per i suoi numerosi impegni aveva interrotto. Fino ai giorni nostri ha percorso tutte le strade possibili del mondo dell'arte, restando a lungo un giovane di 107 anni sempre elegante. Aggio Angelo detto Gillo, il rivoluzionario che tutti credevamo immortale.