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Migranti, vogliono integrarsi studiando la lingua: corsi gratuiti e dialogo interculturale

L’accoglienza dei migranti passa anche dalla mediazione linguistica: la Segreteria di Stato ha avviato corsi gratuiti di lingua. Saranno anche rilasciati attestati che certifichino le competenze acquisite.
A cura di Silvia Buffo
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Nell'ambito della promozione linguistica per immigrati, la Segreteria di Stato della migrazione ha stabilito di consolidare lo sviluppo qualità dei corsi linguistici. Ci si dovrà assicurare anche della qualità dell'offerta formativa, come anche di valutare le competenze di chi si approccia all'apprendimento della lingua italiana, ma il discorso vale anche per il francese e il tedesco che, in un'ottica europea, rientrano nell'operazione di promozione linguistica dei migranti. Dal primo febbraio 2017, il Segretariato, con sede principale a Berna, affiderà la supervisione delle competenze linguistiche da trasmettere ad apposite aziende offerenti. Previsto anche un attestato e il cosidetto "passaporto delle lingue", di cui sarà responsabile la fondazione ECAP.

La mediazione lingustica nel progetto di Prato, corsi estivi e dialologo interculturale

Ma anche dal basso partono iniziative volte alla mediazione linguista, come sta succendendo nel Centro Italia, a Prato. Qui è in fase di attuazione un progetto scolastico di facilitazione linguistica che coinvolge, oltre al Comune, la Provincia stessa, gli istituti comprensivi di ogni ordine e grado statali e non, l’Ufficio scolastico provinciale e quello regionale, la Regione Toscana e gli uffici diocesani di Migrantes e Caritas. Settimane di accoglienza per alunni neo-arrivati, di formazione agli insegnanti, di corsi estivi di lingua per bambini e ragazzi, di sportelli di mediazione linguistica e culturale nelle scuole per ragazzi con specifiche problematiche e di interventi per genitori. Da questo progetto nasce anche "Watercolors", un percorso di educazione interculturale promosso dalla Caritas di Prato, nelle scuole primarie del territorio e finalizzati a far dialogare le diverse culture che possono essere presenti sui banchi di scuola. Il gruppo di lavoro riunisce giovani provenienti da Paesi e religioni diverse.

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