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Migranti, la poesia di “Nauaghia Naufragium” nella sofferenza di chi varca i confini

Pubblicato da ETS edizioni il poema a schema libero di Rosario Diana, sulle sofferenze dei migranti che attraversano i confini della fortezza Europa.
A cura di Antonio Musella
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Filo spinato, mare in tempesta, pestaggi, sofferenze, violenza ed anche la morte. È questo il portato emozionale dei migranti che scappano da guerra, fame e cambiamenti climatici e provano a raggiungere i paese d'occidente, in Europa e in Nord America, in un tempo in cui l'illusione di poter pensare di fermare le migrazioni porta alla costruzione di muri ed alla blindatura. Il volume “Nauaghia Naufragium – Nomi ed epifanie dal dolore dei migranti", è il tentativo di manifestare alcune delle forme di sofferenza e vessazione patite dai migranti del nostro tempo. Scritto da Rosario Diana per ETS Edizioni, il volume è un poema a drammaturgia libera che prova a rappresentare in prosa emozioni, parole chiave e sofferenze di chi è costretto ad attraversare i confini.

Il titolo, espresso negli idiomi delle due antiche culture greca e latina, coniuga allusivamente il naufragio dei migranti con quello dell’Europa di fronte al fenomeno epocale delle migrazioni. Con le illustrazioni di Benedetta Tramontano, “Nauaghia Naufragium” si presenta con un capitolo dedicato alle “istruzioni per l'uso” che ci introduce alle ricerche di Diana, primo ricercatore presso la sede napoletana dell’Istituto per la storia del pensiero filosofico e scientifico moderno del Consiglio nazionale delle ricerche (Ispf-Cnr).

Sviluppato su sedici “epifanie” collocate in due “stanze”, tra il primo e l'ultimo capitolo, il volume racconta attraverso la poesia eventi drammatici realmente accaduti, testimonianze e vissuti reali di chi arriva in un'Europa che pensa di poter governare il fenomeno epocale delle migrazioni con misure in gran parte oppositive e repressive. Dal volume “Nauaghia Naufragium” è tratto anche uno spettacolo teatrale, con i testi e la regia dello stesso Diana, le musiche di Lucio Miele e la voci recitanti di Andrea Renzi e Silvia Ajelli. Rosario Diana ha al suo attivo diverse pubblicazioni scientifiche, si occupa di filosofia interculturale ed è fondatore dell'Associazione Quidra.

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