Michela Murgia: “Sto bene, nonostante la salute: voglio costruire ricordi con la mia famiglia”
Michela Murgia torna a parlare su Instagram e lo fa alla vigilia della sua partenza per la Francia, dove sarà insieme alle sue persone amate, come scrive. La scrittrice, che con il suo Tre ciotole (Mondadori) continua a restare in testa alle classifiche di vendita (questa settimana è terza tra gli italiani), ha scritto di stare bene, nonostante la sua situazione clinica potrebbe far pensare ad altro, ma quello che conta è il sentimento che prova soggettivamente. Nei giorni scorsi Murgia aveva dato una lunga intervista a Vanity Fair dove parlava del tumore – annunciato con un'intervista al Corriere -, che in qualche modo le aveva allungato la vita, della sua famiglia Queer, dell'amore e anche del testamento.
Quell'intervista e la cover della rivista l'avevano anche portata diritta dal Papa, che ha incontrato, nei giorni scorsi, 200 artisti, e a cui aveva voluto parlare della tante famiglie che esistono al mondo. Questa volta, invece, torna a parlare direttamente ai suoi lettori, parlando di come si sente, ma anche di come si sta muovendo sui social, rimasto uno dei pochi punti di contatto col pubblico dal momento che nelle scorse settimane aveva spiegato di voler interrompere per un po' gli incontri pubblici proprio per stare più vicina alla sua famiglia: "Sto bene. È un’affermazione che stride con la mia situazione clinica e anche con qualche sbalzo di salute più problematico nei giorni scorsi, ma dal punto di vista soggettivo è la verità: sto bene. Mi affatico facilmente, ma scelgo con cura in cosa stancarmi. Non posso avere contatti ravvicinati con tutte le persone che me lo chiedono, ma leggo i messaggi e li condivido con chi amo, per sorridere insieme".
Murgia, poi, parla anche di ciò che succede in Italia e del modo in cui ha deciso di trattarlo sui suoi social: "Provo rabbia e senso di impotenza ogni volta che leggo una notizia, ma mi rifiuto di obbedire a questi sentimenti e così scrivo meno post d’impulso e più testi articolati che spero di pubblicare, cercando di trovare parole nuove per ricostruire il futuro che verrà (perché non può piovere fascismo per sempre)". A questo proposito, nelle storie ha anche fatto riferimento alle parole del Sottosegretario Cirielli che ha negato i crimini del colonialismo italiano prima e durante il fascismo: "È vero che non può piovere fascismo per sempre, ma intanto è il diluvio".
Il post finisce con la scrittrice che torna alla sua famiglia: "Soprattutto cerco di preservare esperienze condivise con la mia famiglia, costruire ricordi insieme, avere sempre presente che ogni lotta ha come orizzonte una maggiore felicità e questo ci autorizza da subito a prendere a piene mani tutta la felicità che c’è già. Con questo spirito domani parto per la Francia a fare cose belle con persone amate. È un viaggio personale, ma ne condividerò alcuni momenti nelle stories. Al rientro ad aspettarmi ci sarà la luce di questo giardino, una felicità meno francese, ma assai più mia. 💜".