Maya, scoperto il mistero delle piramidi: il segreto sta nel sottosuolo
Finalmente è stata svelata la ragione per cui gli antichi Maya edificarono le importanti e famose piramidi Chichen Itzá proprio nello Yucatan. A svelarlo un team di archeologi, secondo i quali il segreto della scelta da parte dell'antica civiltà Maya risiederebbe sottoterra, nelle profondità del suolo. La ragione principale, secondo gli studiosi, sarebbe dovuta alla presenza, lungo tutta la penisola dello Yucatan in Messico, culla dell’antica civiltà precolombiana, di fiumi sotterranei e pozzi naturali denominati "cenotes".
Per i ricercatori, dunque, è molto probabile una relazione tra questi importanti elementi idrogeologici e la sacra terra su cui sono state edificate le piramidi dei Maya. James Brady della California State University di Los Angeles ritiene fondata l'ipotesi: La grande speranza – ha dichiarato – è scoprire un collegamento sotterraneo tra il cenote e la piramide”.
L'ipotesi, vagliata da diversi archeologici, non pare affatto peregrina. E confermerebbe la relazione tra insediamenti umani e la presenza di acqua, storicamente affermatasi nella storia umana. Adesso si tratta di capire in che modo questa connessione solo probabile possa essere verificata. Così lo staff di archeologi al lavoro spera di raccogliere informazioni sufficienti per realizzare un modello completo in 3-D di tutte le strutture Maya di Chichen Itza, insieme alle caratteristiche geologiche ed idrologiche del terreno sottostante l’antico sito.
Il complesso di Chichén Itzá è un importante struttura archeologica di origine Maya situato nel Messico, nel nord della penisola dello Yucatan. Le rovine, che si estendono su un'area di oltre tre chilometri quadrati, appartenevano a una grande città che fu uno dei più importanti centri della regione intorno al periodo epiclassico della civiltà maya, fra il VI e l'XI secolo.