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Maturità, perché il boom di 100 e lode al Sud è una farsa che fa male agli studenti meridionali

Puglia, Campania e Lazio le regioni con il più alto numero di studenti che agli ultimi esami di maturità hanno ottenuto il massimo dei voti. Possibile che al Sud esistano così tanti “cervelloni” rispetto al Nord? La risposta, infatti, è che non è possibile. Il che rappresenta una farsa che danneggia innanzitutto gli studenti del Sud.
A cura di Redazione Cultura
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Oltre seimila studenti italiani hanno ottenuto, agli ultimi esami di maturità, il massimo dei voti: 100 o addirittura 100 e lode. In termini di dati assoluti, le Regioni con il più alto numero di lodi sono in Puglia (1.066), in Campania (860) e Lazio (574). In Puglia ha conseguito il voto massimo il 3% dei maturandi, in Umbria il 2,2%, nelle Marche il 2,1%. Ma non solo. La Puglia, con meno della metà della popolazione, ha oltre il doppio dei diplomati con il massimo dei voti (100 e lode) rispetto alla Lombardia: 1.066 contro 419. La Campania è seconda con 860, il Lazio terzo con 574, poi c’è la Sicilia con 560. La Calabria ha più diplomati con il massimo dei voti rispetto al Piemonte, l’Abruzzo il doppio del Friuli Venezia Giulia. Ma nei test Invalsi 2016 la Puglia scende al quattordicesimo posto, la Calabria è terzultima, la Lombardia seconda dietro il Trentino.

A leggere le fredde statistiche, insomma, al Sud proliferano i cervelloni. Come ogni anno, invece, rispetto a questi numeri sono molte le polemiche e le discussioni intorno a questo tema. "Al Nord i professori sono più severi" dicono i più. E, in effetti, è difficile dar torto a chi sostiene che nel Meridione d'Italia si tende a dare voti migliori, anche se risulta difficilmente immaginabile che ciò testimoni una superiorità degli studenti del Sud sui loro colleghi del Nord. Cosa significa, dunque?

Probabilmente il dato va letto al contrario e testimonia, ancora una volta, del divario Nord-Sud nel nostro Paese, a tutto vantaggio del Settentrione. L’asticella fissata dai professori del Sud per i loro studenti è forse troppo bassa, c'è maggiore accondiscendenza. Il che rappresenta un danno enorme in prospettiva e una farsa per l'oggi. Perché è del tutto fuorviante far credere a dei ragazzi che "geni" non sono di esserlo solo perché l'asticella è stata fissata molto in basso, considerate le drammatiche condizioni sociali e occupazionali del loro contesto.. Ovviamente questo non significa che tra gli studenti al Sud non vi siano molti ragazzi dotati e preparati, ma che nessuna valido motivo sensato può giustificare una tale differenza tra Sud e Nord.

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