Matera Capitale della Cultura 2019, il tempo stringe e la città non è ancora pronta
Matera Capitale della Cultura 2019. Manca davvero poco, ma la città non è pronta. Le infrastrutture necessarie all'accoglienza dei turisti non ci sono e il treno ferma a trenta chilometri circa dalla città dei sassi nella piccola stazione di Ferrandina. Anche in Parlamento si è discusso della preoccupante problematica, a partire dall'intervento da parte del deputato di Forza Italia Cosimo Latronico, che ha sollecitato l'intervento urgente del Parlamento e assieme ad altri colleghi lucani ha sottoscritto un emendamento alla legge di stabilità, funzionale ad ultimare i lavori sui collegamenti ferroviari, che stanzi 42 milioni di euro fino al 2018 e 42 milioni annui, dal 2019 al 2022.
Il destino imminente di Matera non appare roseo
Ma tutto lascia pensare, stando alla riflessione lanciata in Parlamento dai politici più coinvolti e di provenienza lucana, che la città non sarà pronta a risosso dell'inaugurazione. Stando ai pronostici più realistici, i lavori ferroviari non saranno ultimati in tempo utile. A dimostrazione di ciò il piano finanziario di 565 milioni, di cui però ne sono stati erogati solo 28 dal ministero della Cultura e 25 dalla Regione. Una cifra irrisoria rispetto ai 2 miliardi investiti per Expo 2015.
Le entusiasmanti aspettative del dossier per la candidatura
Come potrà Matera mantenere le aspettative di quanto si leggeva nel primo dossier per la candidatura a Capitale della Cultura: "La candidatura vuole presentare all’Europa un grande esempio di sostenibilità e integrazione tra città e territorio", scriveva fiducioso il sindaco del 2015 Salvatore Adduce, presidende del Comitato Matera 2019. Un'integrazione però che, a giudicare dalla situazione attuale, in cui si arena la situazione dei trasporti non pare ancora possibile in un tempo funzionale al taglio del nastro. Non resta che aspettarsi una rapida evololuzione dei fatti affinché il capoluogo lucano possa divenire ufficialmente Capitale della Cultura ed essere vissuto in un respiro nazionale e internazionale come meriterebbe.