Massimo Mantellini: “Sì ad un uso responsabile della rete ma nessun controllo maggiore”
Le affermazioni del Ministro della Giustizia Paola Severino (che ha parlato di “reprimere l'abuso dei blog”) hanno immediatamente acceso un vespaio di polemiche per quello che è sembrato l'ennesimo strale dal mondo della politica verso la rete. Secondo il Guardasigilli, che ha già presentato un disegno di legge subito ribattezzato dal mondo della rete "ammazza blog", se nella carta stampata è possibile identificare giornalista, direttore, linea editoriale, che rispondono poi legalmente per quanto scrivono, esisterebbe invece una sorta di far west per quello che riguarda i blog, ritenuti a volte addirittura “pericolosi” per la loro capacità di veicolare l'informazione senza che (in teoria) si possa identificare chi si cela dietro allo schermo. Su questo scottante argomento, come sullo stato di salute del mondo dei blog abbiamo intervistato uno che dell'argomento se ne intende, Massimo Mantellini, durante il Festival del Giornalismo che si sta svolgendo a Perugia in questi giorni.
L'opinione del celebre blogger italiano è chiara; se da una parte occorre un richiamo generale ad un senso di responsabilità riguardo a ciò che si scrive e si condivide in rete, non è più possibile relegare l'attività informativa dei blog in secondo piano rispetto alla stampa tradizionale, che pure ai blog sta ricorrendo sempre più, anche per integrare la linea editoriale di una testata con il punto di vista personale dei singoli collaboratori (giornalisti o semplici opinionisti).