Mark Hoppus dei Blink 182 sul cancro: “Ho pensato veramente di morire, è stato liberatorio”

Mark Hoppus non usa mezzi termini per parlare del cancro che lo ha colpito nel 2021, mentre era in una crisi artistica, come ha raccontato nella sua autobiografia e in un'intervista al Guardian. Il bassista dei Blink, band che anche in Italia è diventata popolare grazie alla hit What's my age again, nel cui video i tre componenti correvano nudi per strada, stava affrontando una crisi con la band: Hoppus e DeLonge – un altro dei fondatori della band – litigavano, la band faceva numeri sempre meno numerosi rispetto a quelli di qualche anno prima, poi poco dopo il lockdown, Hoppus ha scoperto un nodulo sulla spalla che era un linfoma diffuso a grandi cellule B e da cui si sarebbe liberato pochi mesi dopo, come comunicò sui social.
Nell'intervista al Guardian, quindi, Hoppus parla della sua malattia e della diagnosi: "Ho pensato davvero che sarei morto. E, in un certo senso, è stato assolutamente liberatorio. Ho trascorso tutta la mia vita ipervigilante, pensando: qual è la cosa peggiore che potrebbe succedere? E, oh, è qui ora, la devo gestire e continua a fare schifo". Il musicista ha anche parlato del dolore che la chemio gli ha provocato: "Il dolore fisico e l'esaurimento della chemio, mescolati agli steroidi e a tutti gli altri farmaci, mi hanno semplicemente distrutto per mesi e mesi. Ma mi ha riportato amicizie che non avevo da anni. Ha guarito la mia amicizia con Tom (DeLonge, ndr): dal primo giorno, lui era tipo: ‘Di cosa hai bisogno? Ci sono.' In quell'amicizia e nell'amore e nel supporto delle persone intorno a me, ho pensato: sai cosa? Ho avuto una vita piuttosto fantastica".
Nell'intervista Hoppus racconta anche l'errore che lo ha portato a postare una foto in ospedale, costringendolo, poi, ha dare maggiori spiegazioni sulla malattia. Confuso dai farmaci che stava prendendo, il musicista, infatti, era convinto di inviarlo a un gruppo di famiglia, invece l'ha postata sul suo profilo Instagram: "È stato il miglior errore che abbia mai fatto, di gran lunga. Ho sofferto da solo in silenzio per così tanto tempo perché pensavo che, una volta scoperto che avevo il cancro, l'opinione che le persone avevano di me sarebbe cambiata. In generale, nella vita, ho pensato che quando le persone si ammalano o si feriscono in qualche modo, vengono lasciate indietro, tipo: ‘OK, ora sei qui in una categoria diversa'. Ma mi sbagliavo". La solidarietà è stata enorme, anche da parte dei fan, alcuni dei quali, tra coloro che avevano avuto il cancro, gli hanno inviato video in cui cantavano vecchie canzoni della band.