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Marco Masini a Fedez su Sanremo 2025: “Con Bella stronza eravamo soli contro tutti”

Marco Masini è tornato a parlare della cover di Bella stronza fatta a Sanremo 2025 con Fedez (e lo ha fatto nel suo podcast), oltre a ripercorrere la sua carriera.
A cura di Redazione Music
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Mr Marra, Marco Masini e Fedez
Mr Marra, Marco Masini e Fedez

La presenza di Marco Masini assieme a Fedez al Festival di Sanremo ha creato non poche polemiche, soprattutto per la scelta della cover da cantare assieme, ovvero Bella stronza. I due artisti si sono esibiti la sera di venerdì con una delle canzoni più sintomatiche della carriera del cantautore toscano a cui il rapper milanese ha aggiunto delle barre, per personalizzarla e renderla ancora più attuale, ma senza togliere nulla dai versi originali, da anni criticate per il significato, considerate troppo sessiste. Insomma, questa esibizione è stata accompagnata da settimane di discussioni, dovute anche alla vita privata di Fedez, visto che in molti si chiedevano se questa scelta avesse a che fare con Chiara Ferragni.

Masini ha ripercorso un po' di Sanremo e della sua carriera nel podcast di Fedez e Mr Marra che andrà in onda il 3 marzo alle 14, per raccontare, appunto la sua storia musicale, dal successo nei primi anni 90 al periodo delle censure e delle discriminazioni, fino ai giorni d'oggi. I tre sono partiti dall'ultima esibizione sul palco dell'Ariston, con il cantautore che ha detto: "Eravamo soli contro tutti e abbiamo insomma portato a casa un bellissimo risultato. Ma poi l’abbiamo portato a casa dopo eh, perché è l’unica cover che c’è in classifica". Bella stronza, in effetti, è la cover del Festival più alta in classifica (ma non l'unica, visto che questa settimana, per esempio, è entrata pure Creuza de mä fatta da Bresh e Cristiano De Andrè), e questa settimana è in 24esima posizione.

Poi Masini ripercorre gli inizi, il Festival del 1990 quando vinse tra i Giovani, inaspettatamente, con Disperato: "È stata una cosa particolare perché al di là di tutto insomma io venivo catapultato da zero a tutto, perché arrivavo dall’essere musicista, realizzare brani per gli altri, scrivere i brani per gli altri, per altri artisti… Ero felice, però avevo tanto da voler raccontare, e poterlo raccontare così, davanti a 10 milioni di persone in un attimo, in 3 minuti, è stato abbastanza complicato". Quella canzone è stata il pregresso a polemiche varie che hanno colpito il giovane Masini, accusato di istigazione alla violenza, alla droga e di sessismo.

Poi ci fu il periodo della discriminazione, quando nessuno più lo invitava più, quello successivo alla vittoria del festival con L'uomo volante. A questo proposito, il cantante ha spiegato: "Nella mia mente c’era la convinzione che comunque queste cose passano. Passano, come oggi passa una notizia sui social: il giorno dopo, anche se ci sono miliardi di commenti, ma il giorno dopo poi passa. Perché ce n’è già un’altra". A Fanpage spiegò: "Credo che bisogna evitare il vittimismo, è sbagliato attribuire tutte le colpe agli altri, è una visione sbagliata della vita, secondo me il nemico più grande che devi fermare sei tu, quindi devi fare un lavoro su te stesso, trovare una strada giusta per poter ritrovare quella integrazione sociale con serenità e tranquillità, senza mai farsi prendere dal panico".

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