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Mantova e il paesaggio fluttuante dell’Arcipelago di Ocno

Una spettacolare installazione sta per nascere su Mantova, l’Arcipelago Ocno. Dall’acqua si potrà ammirare la città.
A cura di Silvia Buffo
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L'Arcipelago di Ocno fotografato da Mattia Palazzi
L'Arcipelago di Ocno fotografato da Mattia Palazzi

Sul Lago Inferiore di Mantova, Capitale della Cultura, sorge l’Arcipelago di Ocno di Joseph Grima. La spettacolare installazione, realizzato in collaborazione con il team di  Space Cavia, riattiva il legame tra la città e l’acqua. Già dal particolare titolo di questa opera si evocano grandi cose: "Arcipelago di Ocno" è è la denominazione che si ispira alla mitologia greca e romana: Ocno, era il figlio del dio Tiberino e dell’indovina Manto e viene citato nell’Eneide di Virgilio come fondatore e primo re di Mantova. Sette isole galleggianti in forma circolare, si toccano reciprocamente. Si potranno raggiungere attraverso un’imbarcazione.

Un work in progress

Il layout è un work in progress che può continuare a crescere, divenendo nel corso degli anni ancor più esteso. La sorprendente installazione si presenta come un “paesaggio fluttuante”, di fronte al Castello di San Giorgio, collocandosi come spiega l'assessore alla Rigenerazione urbana Lorenza Baroncelli “in quella che è la cartolina classica di Mantova come una presenza contemporanea, capace di relazionarsi con il patrimonio storico”. Sottolinea, inoltre, come i tre laghi possano rivalutare il centro storico della città:

Mantova è circondata da tre laghi, la cui presenza è stata storicamente intesa a livello di barriera. È grandissima la loro potenzialità, possono divenire parte integrante del centro storico. Puntiamo a riportare il Lago al centro dell’attenzione soprattutto della cittadinanza, in un’ottica di rigenerazione. Inoltre, si tratta di un’operazione di marketing. Mantova è un gioiello, una città meravigliosa nella quale si fa un po’ fatica a pensare il contemporaneo all’interno del patrimonio monumentale.

La città vista dall'acqua

Le isole saranno palcoscenici ideali per spettacoli dal vivo, che il pubblico potrà ammirare dalla riva. L’Arcipelago potrà divenire una vera e propria area di sosta urbana dove si potrà accedere con la barca e osservando la città dall’acqua. Alle operazioni di montaggio, condotte ad una ditta specializzata, partecipano i detenuti del carcere di Mantova, che così avranno modo di recuperare il rapporto con la cittadinanza, attraverso la realizzazione di un luogo che sarà di fondamentale importanza per il contesto locale. Il primo evento ad essere ospitato dall'arcipelago sarà il Festival della letteratura: la storica manifestazione che convoglierà in città 400 scrittori e artisti e sarà inaugurata da un'attesa iniziativa a cura dello scrittore Jonathan Safran Foer.

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