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Mahmood co-conduttore a Sanremo 2024: “Ho sofferto per amore, altrimenti come le scriverei le canzoni?”

Mahmood, che quest’anno sarà coconduttore al Festival di Sanremo 2024 ha parlato a Repubblica della proposta di Conti, ma anche di amore e bullismo.
A cura di Redazione Music
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Mahmood (AP Photo/Antonio Calanni)
Mahmood (AP Photo/Antonio Calanni)

Mahmood sarà uno dei co-conduttori del prossimo Festival di Sanremo in partenza l'11 febbraio, dopo averlo vinto due volte, prima in solitario con Soldi e poi in coppia con Blanco con la canzone Brividi. Questa volta, però, Carlo Conti, presentatore e direttore artistico del Festival, gli ha chiesto di affiancarlo per una sera, assieme a Geppi Cucciari, ma non nelle vesti di cantante, bensì in quelle di presentatore. Non ci ha messo molto a dire sì, l'autore di Tuta Gold, come rivela a Repubblica: "(Conti) non era potuto venire al concerto, mi ha invitato a pranzo il giorno dopo. Sono andato con mamma e il mio manager. Mi ha chiesto di presentare con lui il festival. Ero scioccato" ha spiegato, ma ha detto subito sì, forte anche dell'entusiasmo della madre.

Lo scorso anno la sua Tuta Gold è stata la vera sorpresa del Festival, fuori dalle prime cinque ma amatissima appena conclusasi la kermesse. E per scrivere le canzoni deve soffrire: "(Soffro) parecchio. E se no ‘ste canzoni come le scrivevo?" dice, mentre poco prima aveva parlato del bullismo subito da ragazzo, come canta proprio nella canzone portata all'Ariston ("Mi hanno fatto bene le offese, quando fuori dalle medie le ho prese e ho pianto, dicevi Ritornatene al tuo paese, lo sai che non provo rancore!"): "Penso che chi ha sofferto nell’adolescenza bullizzi perché cerca attenzione: è un atteggiamento che nasce da una mancanza. Mi dispiace per chi vive così. Il bullizzato ne esce sempre meglio".

Sempre a Repubblica ha parlato anche delle difficoltà di mantenere un certo equilibrio quando il successo ti esplode in mano: "Mi sono perso almeno sette volte, è un lavoro che ti dà tanto e ti chiede tanto, mantenere lo stesso livello di energia non è facile. Quando sei libero torni a casa, alla quotidianità, ed è difficile, quando hai provato sensazioni forti, abbassare il livello. C’è tanta adrenalina. Ho capito come mantenere il mio equilibrio a 27 anni, quando ne hai 18 anni è diverso. E anche gestire le prime batoste a quell’età non è facile".

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