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Luis Sepùlveda morto, il messaggio di Gianni Minà: “Ciao Lucho, scrittore e guerrigliero”

Sul web si moltiplicano i messaggi di cordoglio di amici e personaggi famosi per la morte di Luis Sepùlveda, scomparso stamattina in Spagna a causa del coronavirus. Anche il giornalista Gianni Minà ha postato su Facebook uno struggente messaggio per l’amico Lucho: “Sei tornato a fare la guardia del corpo all’amato Presidente Allende.”
A cura di Redazione Cultura
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Arriva anche il cordoglio di un amico speciale, Gianni Minà, ad omaggiare lo scrittore Luis Sepùlveda, morto per coronavirus stamattina in Spagna, all'età di 70 anni. Il giornalista italiano ed esperto del continente latinoamericano, famoso in tutto il mondo per essere stato l'interlocutore privilegiato di statisti, rivoluzionari, scrittori e artisti del mondo sudamericano, ha a lungo intrattenuto un rapporto di privilegiata amicizia con lo scrittore cileno, che da intimo Minà chiamava "Lucho", come solo i familiari stretti e gli amici.

Questo il messaggio di Minà, che sul suo profilo Facebook posta una fotografia, una bellissima immagine di qualche anno fa, insieme, a spasso con le rispettive mogli. Ecco il testo integrale del post di un grande del giornalismo italiano a un grande della letteratura, l'amico Lucho:

ADDIO LUCHO
Nello spazio breve che identifica il respiro di un amico, se n’è andato da questo mondo Luis, Lucho Sepulveda.
Falciato via da quella ormai che è la peste del nostro secolo.
Ho voluto bene all’uomo, ma non posso fare a meno di piangere l’intellettuale che aveva partecipato alle lotte per il riscatto dell’America Latina con il coraggio e la forza che hanno solo i visionari, i romantici, i pazzi.
Perché Lucho le battaglie non le aveva scansate, ma le aveva affrontate per davvero. Era un prototipo di scrittore e guerrigliero. Sempre coerente.
Ero stato con lui a casa sua e della sua adorata moglie, la poetessa Carmen Yanez, per due compleanni nei quali aveva riunito i suoi numerosi figli e i suoi amici sparsi in tutto il mondo. Sono state giornate indimenticabili.
Mi sento più solo, ma ho l’ingenua certezza che adesso lui è ritornato a fare la guardia del corpo al suo amato Presidente Allende.
Ciao Lucho, mi mancherai, sapendo con certezza che mi è impossibile ogni lenimento.

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