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Luis Sepùlveda e la storia d’amore con Carmen Yáñez, sposata due volte

La storia d’amore tra Luis Sepùlveda e Carmen Yáñez è una delle più commoventi mai raccontate. Fidanzati dall’adolescenza, si sposarono giovanissimi in Cile, dove in seguito al colpo di Stato di Pinochet si persero di vista. Molti anni dopo, in Europa, il nuovo incontro: così “Lucho” lasciò la seconda moglie tedesca e nel 2004 risposò “Pelusa”.
A cura di Redazione Cultura
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La donna che fino all'ultimo è stata accanto a Luis Sepùlveda, lo scrittore cileno morto stamani in un ospedale di Oviedo, in Spagna, dopo aver contratto il coronavirus, si chiama Carmen Yanez. Non solo moglie de l'autore de "La gabbianella e il gatto", non solo la donna che qualche settimana fa, pur avendo contratto a sua volta il virus, ha dovuto smentire che il marito si trovasse in coma. Ma anche e soprattutto una poetessa e attivista politica.  Nata nel 1952 a Santiago del Cile, proveniente da una famiglia operaia, nel 1975 scompare nelle mani della polizia politica di Pinochet. All'epoca era già finita sposa di Luis, "Lucho" per gli amici. A soli diciannove anni, infatti, si erano sposati fuggendo dalle loro case. Ma il colpo di stato di Augusto Pinochet in Cile, nel 1973, l'incarcerazione e poi l'esilio a cui furono costretti, separò le loro strade.

Così "Lucho" e "Pelusa", la monella, si separarono la prima volta. Non sapevano, allora, che il destino li avrebbe rimessi l'uno sul cammino dell'altro una volta ancora. Poi, dopo tanti anni passati lontani, un inaspettato nuovo inizio. Nel 1989, quando ormai entrambi vivevano in Europa, e Sepùlveda si era risposato in Germania, dove si era trasferito, si rincontrano in Svezia, a Goteborg. In un'intervista concessa a Repubblica qualche anno fa, la Yanez ricorda che:

fu molto triste. C'erano forse troppe aspettative, in realtà parlammo pochissimo: c'era come un grande vuoto tra di noi. Anche lui era strano, silenzioso. Così, ricominciammo a comunicare per lettera. Lettere bellissime, che custodisco ancora.

Altro tempo passò, Lucho e Pelusa ancora separati. Poi una mattina, a casa di Carmen squilla il telefono. Era la seconda moglie di Luis, la tedesca. Sempre nella stessa intervista, la Yanez dichiara:

Mi invita in Germania. È sola, mi racconta che Lucho parla solo e sempre di Pelusa. Che ama solo Pelusa. Due giorni dopo arriva lui. E lei si offre di tenermi per una settimana mio figlio Jorge. Così partiamo, io e Luis. Parigi. La città dell'amore.

Qualche mese più tardi, tornati insieme dopo anni di lontananza, la coppia si trasferirà a Gijon, nelle Asturie. E in Spagna sono rimasti a vivere, pur mantenendo la vocazione giramondo di entrambi. Luis lo scrittore, Carmen la poetessa. Si sposano per la seconda volta il 21 agosto del 2004. E restano l'uno accanto all'altro fino ad oggi, fino al giorno in cui il coronavirus ha ucciso Lucho. Ciò che non riuscì a separare Pinochet, lo ha fatto una terribile malattia.

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