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Lucas Museum: nel 2021 il creatore di Star Wars aprirà un museo da 1 miliardo di dollari

Nel 2021, nonostante la pandemia, si inaugurerà a Los Angeles il Lucas Museum. Avrà il nome del regista e produttore di Star Wars, che ha avuto l’idea con la sua compagna Mellody Hobson. Sarà un museo dedicato a ogni forma di narrazione e al suo interno ci saranno opere d’arte, cinema, un teatro e persino una biblioteca pubblica.
A cura di Redazione Cultura
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Nel 2021 nascerà a Los Angeles il George Lucas Museum, l'avveniristico museo voluto dal regista e produttore di Star Wars George Lucas e dalla sua compagna, Mellody Hobson. Nascerà nell’Exposition Park nella città a Ovest degli Stati Uniti. L'operazione conclusa costerà all'incirca un miliardo di dollari, un vero record per una struttura museale il cui progetto va avanti dal 2018 e che procede spedita nonostante l'epidemia da Coronavirus che, evidentemente, la famiglia Lucas ritiene sarà superata a breve.

Il Lucas Museum di L.A. costerà un miliardo di dollari

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Il Lucas Museum of Narrative Art è stato progettato da Ma Yansong e dovrebbe vedere la luce entro la fine del prossimo anno. Ospiterà oltre 100.000 pezzi della collezione di Lucas, che include tele dei pittori impressionisti, sculture, fotografie, manifesti pubblicitari e del cinema e fumetti. Nonché i bozzetti di scena e i costumi originale di buona parte dei suoi film, compresi quelli di Star Wars.

Un museo dedicato all'arte della narrazione

George Lucas e Mellody Hobson
George Lucas e Mellody Hobson

Per i creatori il Lucas Museum ospiterà un teatro, diversi cinema, sale dedicate alla lettura o alle conferenze e una biblioteca pubblica. Il Museo celebrerà il potere della narrazione in ogni sua forma e avrà una forte relazione con le scuole, soprattutto del territorio di L.A., visto che sono almeno 500 le strutture formative presente nel suo raggio d'azione più immediato.

Per la direttrice del museo, Sandra Jackson-Dumont, lo scopo ultimo di questo genere di museo dedicato all'arte della narrazione è quello di: "Incontrare persone ovunque si trovino – fisicamente, intellettualmente, emotivamente – e vogliamo essere inclusivi in ​​un modo che si connetta con l’esistenza delle persone e con il loro universo emotivo. Quest’ambizione dovrebbe riflettersi nelle mostre e negli eventi che organizzeremo. Vogliamo essere un’istituzione che rifletta le complessità della società. Cosa significa avere un luogo dedicato alle complessità? Dobbiamo essere agili. Dobbiamo agire in modo diverso”.

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