La pittura veneziana sbarca a Roma in un’unica mostra: prestiti dal Prado, Louvre, Met
Sei capolavori della storia dell'arte frutto dell'ingegno dei pittori veneziani del XVI secolo, da Lotto a Savoldo, provenienti dai più grandi musei del mondo finalmente riuniti in un'unica mostra. È quando accade fino all'11 giugno alle Gallerie Nazionali di Arte Antica, nella sede di Palazzo Barberini a Roma, con la mostra "Venezia scarlatta: Lotto, Savoldo, Cariani". La mostra, nata attorno al nostro capolavoro di Lorenzo Lotto "Matrimonio mistico di Santa Caterina d’Alessandria" del 1524 è frutto della collaborazione tra le Gallerie Nazionali e i più importanti musei internazionali per valorizzare la conoscenza e lo studio delle proprie collezioni d'arte.
Gli altri capolavori, provenienti da New York (Metropolitan Museum of Art), Parigi (Musée duLouvre), Madrid (Museo Nacional del Prado) e Bergamo (Accademia Carrara), restituiscono nel loro insieme il senso del rosso dei pittori veneti, utilizzato per tessere una fitta trama visiva e simbolica in cui si intrecciano valori civici, passioni religiose, affetti mondani, devozioni private, orgoglio professionale.
Il segreto del "rosso veneziano"
Il rosso a Venezia è materia prediletta dei pittori, il cui utilizzo è una scienza segreta custodita e tramandata, anche se con molte ritrosie, da pittori, tintori, alchimisti e inventori. I dipinti in mostra in rosso di Lorenzo Lotto, Giovanni Gerolamo Savoldo e Giovanni Cariani, rimettono al centro il rapporto tra laguna e terraferma a Venezia.
Per la prima volta i 2 "matrimoni mistici" a confronto
La mostra è un’occasione importante per gli appassionati di Lorenzo Lotto. Per la prima volta, infatti, a Roma sarà possibile ammirare le due versioni del "Matrimonio mistico di Santa Caterina di Alessandria", quello proveniente dall’Accademia Carrara di Bergamo e quello conservato nel Museo romano.