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L’ossessione per Taylor Swift: l’arresto dello stalker è solo l’ultimo passo

Taylor Swift è riuscita a diventare la più grande popstar mondiale, riuscendo ad incidere anche in campi assolutamente lontani dalla sua narrazione. Ma la sua bolla d’attenzione non sembra averle portato solo cose positive.
A cura di Vincenzo Nasto
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Taylor Swift, foto di Getty Images
Taylor Swift, foto di Getty Images

Se esistesse un'agenda in cui appuntare ciò che Taylor Swift è riuscita a realizzare negli ultimi 12 mesi, sarebbe difficile comprendere dove la cantante sia riuscita a trovare spazio per sé. La sua ubiquità culturale nel 2023, rilanciata anche nel primo mese del 2024, rischia di eccedere e minare la figura pubblica costruita da Swift soprattutto dal 2019, dopo lo scontro con l'allora manager Scooter Braun e la nascita delle "Taylor's Version" dei suoi dischi dal 2006 al 2017. E i piccoli indizi su quanto la cantante sia costretta a vivere in una gabbia dorata ci vengono mostrati anche negli ultimi giorni, quando uno stalker ha tentato di accedere al suo appartamento a New York, tre volte in cinque giorni. Anche se la sicurezza di Taylor Swift non sembra minimamente in bilico, ricoperta da una squadra di bodyguard e assistenti che è possibile intravedere in ogni sua apparizione pubblica, la sua liason con Travis Kelce, giocatore di football americano statunitense che milita nel ruolo di tight end per i Kansas City Chiefs della National Football League, ha mostrato luci ed ombre legate alla sua "reputation".

Singolare come la narrativa costituitasi nel 2023 da Taylor Swift abbia valicato confini, record, sale cinematografiche e arene sportive, con un unico grande riflettore che l'ha seguita senza battere ciglio. E se il The Eras Tour, ha superato il miliardo di dollari in biglietti venduti, anche grazie a un lavoro di gestione della community con oggetti simbolo e scrigni musicali da aprire, applicando il "gioco" anche nella corsa ai biglietti, i numeri della sua trasposizione cinematografica non sono da meno. Il suo Taylor Swift – The Eras Tour, diretto da Sam Wrench, ha incassato solo nelle prime settimane di vendita i 100 milioni di euro in biglietti venduti, con il film distribuito in 8mila sale in tutto il mondo. A rendere ancora più particolare l'operazione, misurazione anche del potere raggiunto da Swift, il suo accordo privato con AMC Theatres, distributore ufficiale del film, che gli ha permesso di scegliere il prezzo del biglietto, per gli highlight di oltre 151 date percorse dalla cantante negli ultimi anni.

E il successo titanico di Swift nel 2023 non può esser solo celebrato con la copertina del Time che la mette davanti a Re Carlo III, incoronato dopo la morte della Regina Elisabetta II. Perché nel frattempo, il mondo, già praticamente dominante, della NFL nella cultura sportiva americana, è stata investita dalla stessa Taylor Swift, quasi sorpresa a giocare in un campionato lontano dai suoi parametri. Evidenziare il potere di Swift negli Stati Uniti, vuol dire anche applaudire il modo in cui ha gestito la comunicazione pubblica nella relazione con Travis Kelce. Quasi a sottolineare come lo sport sia passato in secondo piano rispetto alla sua presenza allo stadio, le immagini e i video che la ritraggono mentre "da tifosa" spinge i Kansas City Chiefs, sono tra i video più visualizzati sul profilo ufficiale della lega. Qualche settimana fa, il profilo X della NFL aveva aggiunto alla sua bio "Taylor's Version": what else? Cosa può mancare a tutto questo grandioso spettacolo? Una giacca rossa, un bomberino sportivo della squadra del suo partner, arrivato a costare oltre 1700 euro. Il simbolismo utilizzato da Swift, quasi sempre legato alle relazioni avute negli anni e raccontate nelle sue canzoni, ne fanno una delle migliori artiste a costruire l'immaginario del proprio marketing.

Ma c'è anche chi, non sembra proprio felice del successo di Swift, soprattutto dopo l'impero discografico costruitosi con le Taylor's Version di Speak Now e 1989. Agli ultimi Golden Globes, l'arrivo last-minute del comico e presentatore Jo Koy non aveva entusiasmato la folla, soprattutto dopo la battuta d'apertura sul film Oppenheimer "che sarebbe dovuto durare qualche ora in più". Il punto più basso della sua conduzione si sarebbe toccato sulla prima inquadratura a Taylor Swift, quando il comico afferma: "La grande differenza tra i Golden Globes e la NFL? Ai Golden Globe ci sono meno inquadrature di Taylor Swift". La battuta non sembra esser piaciuta a Swift, rimasta a guardare contrita il conduttore, pochi secondi dopo la risata (proveniente solo dal palco, si deve ammettere). Con l'arrivo del 2024 si avvicina anche l'atterraggio a Milano della cantante, il 13 e il 14 luglio allo Stadio San Siro: i biglietti, oltre a essere introvabili, hanno raggiunto prezzi straordinari. Ne sa qualcosa Tommaso Zorzi, l'influencer attaccato su Instagram per aver a disposizione quattro biglietti dal valore attuale di 50mila euro l'uno.

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