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L’odio dei No Vax contro musei e siti archeologici che da oggi chiedono il Green Pass

Da oggi, 6 agosto, anche per accedere ai Musei e ai siti archeologici di tutta Italia è obbligatorio mostrare il Green pass, ovvero la certificazione che attesta per tutti gli avventori la vaccinazione contro il Covid-19, l’avvenuta guarigione, l’esito negativo ai test. Tra tanti commenti positivi, però, non mancano critiche e insulti.
A cura di Redazione Cultura
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Sito archeologico di Pompei (via Fb)
Sito archeologico di Pompei (via Fb)

Da oggi, 6 agosto, anche per accedere ai Musei e ai siti archeologici di tutta Italia è obbligatorio mostrare il Green pass, ovvero la certificazione che attesta per tutti gli avventori la vaccinazione contro il Covid-19, l'avvenuta guarigione dall'infezione da Sars-Cov-2, l'esito negativo a test igienico o molecolare effettuato nelle 48 ore precedenti. Una misura scelta al Governo che vale non solo per i luoghi di Cultura, pensata per evitare il diffondersi ulteriore del Covid, soprattutto con l'aumento di casi dovuti alle varianti. Tutti i Musei e i siti archeologici italiani, quindi, stanno avvisando il proprio pubblico, tramite le pagine social, che l'ingresso, da oggi in poi è consentito solo previa presentazione del Green pass.

La comunicazione dei musei per il Green pass

Ogni struttura sta comunicando a proprio modo questa novità, c'è chi lo fa in maniera più istituzionale e chi, invece, gioca con un linguaggio più social. appunto, come la Reggia di Caserta che fa dire a Francesco I di Borbone "Vacciniamoci ca ce pass", mentre il Parco archeologico di Pompei ha annunciato una postazione presso l’ingresso di Piazza Anfiteatro, nei consueti orari d'ingresso al sito, per la somministrazione di tamponi antigenici rapidi con rilascio di relativa certificazione, in maniera totalmente gratuita per i visitatori. Il museo Egizio di Torino punta sul claim "Ognuno protegge tutti", il Museo Etrusco di Roma, spiega l'uso del Green Pass facendo una piccola lezione di Storia, ovviamente, mentre il Palazzo Reale di Napoli gioca con "Mostrateci solo il Green Pass, vi mostreremo molto di più".

Le critiche sui social

Insomma, varie campagne di comunicazione che se da un lato trovano l'appoggio di tantissime persone, consce delle enormi difficoltà vissuto dal settore lo scorso anno, non servono a placare no vax e scettici del vaccino che protestano e offendono nei commenti ai post dei vari siti museali e archeologici. Sono svariati i messaggi in cui alcuni protestano contro la decisione – che è governativa e non delle singole strutture – di adottare il certificato, e così c'è chi offende, chi minaccia di boicottare, chi posta tesi complottiste, fortunatamente con la strenua difesa di chi capisce il bisogno per queste strutture di muoversi in questo modo. "La cultura dovrebbe essere per tutti……che schifo! Adios museo Egizio", "Faremo a meno di entrare nei musei del resto e da molto tempo che non ci andiamo", "Non verrò mai più", ma c'è anche chi sotto al post di Pompei non leggendo fino in fondo si lamenta dell'obbligo di dover pagare il tampone (che, appunto, è gratuito)". Una quantità di commenti incomprensibili che per fortuna è equilibrata, anzi, spesso surclassata dai commenti che appoggiano le scelte dei musei e dei siti, di coloro che hanno voglia di Cultura e di sicurezza. Forse è bene, anche, partire da qui.

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