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Lo scrittore Daniele Del Giudice è morto a 72 anni

Daniele Del Giudice, scrittore e giornalista, è morto questa notte in una clinica di Roma, dopo aver combattuto per lunghi anni con una grave malattia: aveva 72 anni. In vita è stato un autore eclettico e appassionato, e ha contribuito in maniera significativa alla sezione culturale del quotidiano di ispirazione comunista “Paese Sera”. Legato profondamente a Italo Calvino, l’11 settembre avrebbe dovuto ricevere il Premio Campiello alla carriera.
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Daniele Del Giudice, scrittore e giornalista, è morto questa notte in una clinica di Roma, dopo aver combattuto per lunghi anni con una grave malattia. Una vita scandita costantemente dalla passione per la letteratura e per il giornalismo Culturale, quello con la "c" maiuscola, cui veniva consacrata l'iconica Terza pagina che, per decenni, ha costituito l'indice del prestigio dei principali quotidiani italiani e ha rappresentato uno spazio proficuo e importante per la crescita intellettuale del nostro paese.

La carriera giornalistica di Del Giudice e l'esordio con Einaudi

Redattore di lunga data del quotidiano di ispirazione comunista Paese Sera (iniziò giovanissimo, scegliendo di lasciare da parte gli studi universitari) Del Giudice è asceso al soglio pontificio della letteratura nostrana nel 1983, quando incassò l'endorsement del suo nume tutelare, Italo Calvino, attraverso la pubblicazione del suo romanzo d'esordio, Lo stadio di Wimbledon, incentrato sulla figura di un giovane che ripercorre le tracce di un uomo eclettico e misterioso, Roberto Bazlen, amico di scrittori noti come Montale e Saba. Il legame tra Del Giudice e l'autore delle Lezioni americane fu talmente profondo che quest'ultimo decise di firmare la quarta di copertina del romanzo; non deve essere stato un caso se, folgorato dallo stile ricercato e particolare del suo "allievo", Calvino decise di chiuderla con queste parole: "Cosa ci annuncia questo insolito libro? La ripresa del romanzo d’iniziazione d’un giovane scrittore? O un nuovo approccio alla rappresentazione, al racconto, secondo un nuovo sistema di coordinate?".

Un premio Campiello mai ritirato

Anche il successo di pubblico e critica fu immediato, sino al punto che il regista francese Mathieu Amalric decise di realizzare un adattamento cinematografico dell'opera prima di Del Giudice, intitolandolo "Le stade de Wimbledon": uscì nelle sale nel 2002, con l'attrice Jeanne Balibar nel ruolo principale. Per uno sfortunato scherzo del destino, sabato Del Giudice avrebbe dovuto ricevere un premio speciale alla carriera direttamente dalla giuria del Campiello.

Il cordoglio di Franceschini e Gentiloni

Non sono mancati i saluti istituzionali. "È una grande perdita per la cultura italiana, è stato uno dei più grandi scrittori del Novecento italiano. È veramente una perdita enorme", ha detto ai giornalisti il ministro della Cultura Dario Franceschini a margine della visita del presidente Mattarella alla Biennale di architettura di Venezia; "Un grande scrittore, intellettuale raffinato e gentile. Riposa in pace" è stato, invece, il commento del commissario europeo all'Economia, Paolo Gentiloni.

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