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Lo scrittore Ahmet Altan ritorna in carcere: dovrà scontare 10 anni

Torna in carcere, dopo appena una settimana, lo scrittore dissidente turco Ahmet Altan, accusato di aver appoggiato il fallito colpo di Stato del 2016 ai danni del regime di Recep Tayyip Erdogan. Non si ferma l’ondata repressiva del governo e della magistratura di Istanbul verso scrittori e giornalisti.
A cura di Redazione Cultura
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fonte: Twitter
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Nemmeno il tempo di festeggiare il rilascio, dopo oltre tre anni di carcerazione, che lo scrittore Ahmet Altan ritorna in prigione a Istanbul, in Turchia. Il mandato d'arresto per l'intellettuale 69enne, spiccato subito dopo il rilascio della settimana scorsa, e contestualmente alla condanna a 10 anni e mezzo, riguarda anche un'altra reporter veterana, Nazli Ilicaknon, condannata a circa 9 anni di carcere. Per entrambi la colpa sarebbe quella di aver appoggiato, in qualche modo, il tentativo di Colpo di Stato del 2016, attribuito a Fethullah Gulen volto a rovesciare il regime di Recep Tayyip Erdogan. In questi momenti, Altan è in direzione del tribunale, dove con ogni probabilità verrà confermato l'arresto effettuato nelle scorse ore dalla temibile polizia turca.

Il rilascio di Altan la settimana scorsa

Era stato rilasciato lo scorso 4 novembre, ad Istanbul, lo scrittore e giornalista Ahmet Altan condannato a dieci anno per il fallito Colpo di Stato del 2016 ai danni del regime di Recep Tayyip Erdogan. Ad accogliere l’autore di “Non rivedrò più il mondo” si era radunata una folla di amici, parenti e lettori che racconta, una volta in più, il clima di repressione verso giornalisti e intellettuali che si respira in Turchia. In Italia, anche Roberto Saviano, si è espresso in favore dell'intellettuale dissidente turco. Mentre per Amnesty International si tratta di "un'ingiustizia scandalosa".

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