Non sappiamo se Teresa Bellanova sarà un buon o cattivo Ministro per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali del nuovo Governo Conte. Quello che sappiamo è che difenderemo all'infinito il suo diritto a ricoprire quel ruolo, nonostante abbia conseguito nel suo percorso formativo soltanto la terza media. Astenersi classisti e sentenziatori di professione, dunque. Vade retro indignati a prescindere per qualsiasi cosa e "cretini intelligenti", come avrebbe detto Leonardo Sciascia. Perché se un titolo di studi di un certo livello è certamente preferibile per chiunque debba gestire incarichi importanti, soprattutto in ambito pubblico, nel caso della Bellanova è del tutto evidente che la questione è un'altra. Ed è una questione molto importante.
Teresa Bellanova: bracciante e sindacalista contro il caporalato
Come è scritto nel suo curriculum ufficiale, sulla sua pagina Wikipedia e dappertutto, Teresa Bellanova è stata una bracciante. Sin dall'età di vent'anni. Ha maturato esperienza, come si è soliti dire (spesso con altrettanta retorica), dall'università della vita. Ma non solo. In Puglia, nella sua Regione, ha in seguito maturato un'ampia esperienza nel sindacato dei braccianti, conosce da vicino la piaga del caporalato e dello sfruttamento, oltre a essere stata impegnata nella lotta alla disparità di genere in questo settore.
L'esperienza politica nei governi dem
Peraltro, essendo stata viceministro nello stesso ambito sia nel Governo Renzi e sia in quello Gentiloni, ha anche avuto una discreta esperienza in ambito strettamente politico e di militanza nel suo partito, il Partito Democratico che oggi ha stretto l'alleanza di governo col Movimento Cinque Stelle nel sostenere la seconda esperienza di Governo guidato da Giuseppe Conte.