Lettera aperta del direttore del Museo di Capodimonte ai visitatori
"Credo davvero che l'arte cambi la vita e che un museo è fatto per dare questa chance a tutti noi. Per questo il mio giorno preferito è la prima domenica del mese: il giorno dei musei gratuiti per tutti". Con queste semplici parole Sylvain Bellenger apre le porte del Museo di Capodimonte di Napoli in occasione dell'iniziativa #DomenicalMuseo: come ogni prima domenica del mese domani, 6 dicembre, i musei e le aree archeologiche di tutto il territorio nazionale saranno aperti gratuitamente, e fra queste anche il bellissimo museo partenopeo. Bellenger, nominato fra i venti nuovi direttori dei principali musei nazionali, ha fatto subito la differenza: con una "lettera aperta ai visitatori", scritta per invitare tutti ad andare in uno dei musei fra i più belli d'Italia ma anche fra i meno conosciuti, e per spiegare che in fondo l'arte e la cultura possono essere davvero a portata di mano e raggiungibili da chiunque, se solo si sa come preservarle e valorizzarle al meglio.
"Nel corso della mia carriera ho sentito molte opinioni su cosa rappresentino l'arte e i musei, e devo dire che tutte erano diverse. Sono giunto alla conclusione che l'arte non lascia mai indifferenti! Anche quelli che non la conosco ne hanno un parere! D'altronde è così che funziona per le cose importanti. Non credo che ci sia un solo pubblico, credo che ci siano diversi gruppi di persone che non vogliono e non cercano la stessa cosa in un museo".
Ancora oggi, nonostante la grande importanza del museo di Capodimonte, molti turisti non lo visitano e talvolta non ne conoscono l'esistenza: uno dei tanti obiettivi dichiarati di Bellenger sarà senz'altro quello di collegare al meglio Capodimonte per permetterne il facile raggiungimento e promuovere il più possibile le bellezze contenute al suo interno. Far conoscere la collezione napoletana al pubblico internazionale, ma anche e prima di tutto a quello italiano: con semplici parole Bellenger punta a far tornare a pieno titolo Capodimonte e Napoli nel circuito della cultura.
Domenica prossima il museo sarà totalmente aperto. Saranno visitabili anche le sale dell'Ottocento e quelle delle armi, spesso chiuse. Lo sapete che la collezione delle armi, portate dai Borbone e provenienti dai Farnese è ricca come quella di Dresda? Sapete anche che ci sono più pitture di Tiziano a Capodimonte che al Metropolitan Museum di New York? Sapete che la rivoluzione che porta Caravaggio non si capisce senza il suo lavoro a Napoli, quando la città era all'avanguardia artistica in Europa? Avete mai visto una pittura di Goya dove i re hanno gli occhi di folli, o un'opera di Anselm Kiefer dove l'acqua e la pittura sembrano essere fatti di terra?
Domenica 6 novembre sarà possibile anche ammirare la restaurata "Caduta dei Giganti", il gruppo scultoreo in ceramica realizzato a partire dal 1783 per ordine di Ferdinando di Borbone. Sull'importante pezzo della collezione di ceramiche napoletane sono intervenuti i restauratori, per ripulire e riportare all'originario splendore un'opera unica nel suo genere. "La più grande porcellana nel mondo: una settimana fa è stato presentato il restauro della Caduta dei Giganti, riportato all'antico splendore grazie al gruppo degli Amici di Capodimonte. L'avete mai vista? Chi sono i Giganti? Quelli della mitologia greca? Perché sono caduti? Cosa rappresenta la monumentale scena della loro caduta? A cosa era destinato questo monumentale gruppo di porcellana? Riceverete le risposte a queste domande dal personale del museo che, di fronte all'opera, ne spiegherà la storia e ai più curiosi verrà inoltre illustrata la tecnica con cui è stata realizzata. Saranno mostrati i vecchi interventi di restauro ed evidenziati i nuovi". Con queste parole Bellenger invita il pubblico a partecipare alle visite guidate che ogni mezz'ora, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18, porteranno alla scoperta di uno dei musei più belli e ricchi di storia d'Italia.