Les Etoiles in scena all’Auditorium Conciliazione di Roma
Ancora una volta Daniele Cipriani riconduce sotto il cielo di Roma un intero firmamento di stelle internazionali, provenienti da ogni dove ad illuminare questa notte romana con nomi, cognomi, variazioni e pas de deux del migliore repertorio possibile. Ormai padrone di casa da svariati mesi con la Rassegna Tersicore, Daniele Cirpiani sta pian piano portando a termine il proprio obiettivo artistico, arricchendo oltremodo la programmazione capitolina di danza con personaggi e compagini tra i più illustri del panorama coreutico internazionale. Dopo Il Royal New Zealand Ballet e l'etoile Svetlana Zakharova in coppia con il marito Vadim Repin, ecco un altro appuntamento scintillante con la danza che conta, ovvero un ensemble di grandi stelle tutte insieme in un programma di gala come se ne vedono pochi in giro. La firma a garanzia di Daniele Cipriani è ormai un punto fermo delle programmazioni di casa nostra, bene o male viste e riviste nei teatri della penisola con una certa regolarità, proponendo una diffusa e generalizzata presenza della danza con frequenti salti pindarici da un repertorio all'altro, attraverso compagini, festival, rassegne e rappresentazioni fidate che spesso catalizzano discreti successi di critica e pubblico. E questo è il caso della Rassegna Tersicore, manifestazione capitolina che abbiamo seguito sin dal primo appuntamento per la caratura stilista ed artistica proposta in scena. Il rigore e l’eleganza del sottotitolo delle serate è presto spiegato dallo stesso direttore artistico Daniele Cipriani:
il balletto classico sia di esempio per le giovani generazioni attraverso il rigore, l’eleganza, lo stile, la serietà e l’onestà professionale, aggettivi che descrivono i protagonisti del gala Les Etoiles. Queste stelle vorrei che fossero di esempio per tutti, per la realizzazione di un mondo migliore in tutti i sensi nel 2016, con leader rigorosi e onesti come lo sono la danza classica e Les Etoiles, rispettati per la loro serietà, ammirati per lo stile e l’eleganza.
Qual è il firmamento di stelle presente all'Auditorium Conciliazione di Roma?
I nomi altisonanti dei queste serate di gala sono la condizione del successo di Daniele Cirpiani, non nuovo a queste iniziative di collage in termini di artisti e titoli da rappresentare in scena. Fedele all'Auditorium Conciliazione capitolino, il direttore artistico ha voluto con sè interpreti soprattutto di compagnie di balletto europee. Innanzitutto i sudamericani Marianela Nunez e Thiago Soares del Royal Ballet di Londra, con al seguito altre due coppie vip della danza Lucia Lacarra e Marlon Dino del Teatro dell’Opera di Monaco di Baviera e Iana Salenko con Marian Walter del Teatro dell’Opera di Berlino. Compagni anche nella vita, queste ultime due coppie di stelle saranno accompagnate anche dal russo Daniil Simkin dell'American Ballet Theatre direttamente da New York e dagli italiani Claudio Coviello, primo ballerino del Teatro Alla Scala di Milano e Rebecca Bianchi, fresca di nomina a prima ballerina del Teatro dell’Opera di Roma, considerata l’astro nascente della danza classica italiana. Il programma sarà ricco di brillanti virtuosismi, con noti ed amatissimi passi a due dal repertorio classico: dal Lago dei Cigni si celebra il cigno nero, protagonista dell'atto nero del repertorio di Marius Petipa, e Diamonds di George Balanchine per Marianela Nunez e Thiago Soares; ancora dal Lago dei Cigni si passa al più rassicurante cigno bianco seguito da Light Rain di Gerald Arpin per Lucia Lacarra e Marlon Dino; da Don Chisciotte per Iana Salenko con Daniil Simkin, a Il Corsaro per Iana Salenko con Marian Walter; dal Romeo e Giulietta, nella celeberrima scena del balcone di Kenneth MacMillan e la Giselle nella versione di Patricia Ruanne, per Rebecca Bianchi e Claudio Coviello. Inoltre Dannil Simkin interpreterà Le Bourgeois di Ben Van Cauwenberg, un assolo che è diventato il leitmotif di questo straordinario ballerino, portato in giro per il mondo ad inebriare la vista ormai di migliaia di appassionati di ogni dove.
