Leone d’oro a Venezia, dalla Coppa Mussolini ad oggi: storia del premio più ambito
Dopo aver ammirato la splendida Julie Andrews ricevere il Leone d'oro alla carriera, tra il giubilo del pubblico della Mostra del Cinema di Venezia, e in attesa di capire a chi potrà andare il massimo riconoscimento della Biennale di Venezia tra i film in concorso (che, non dimentichiamolo, viene attribuito dalla prestigiosa istituzione veneta, anche al mondo del teatro e dell'arte), proviamo a risolvere la curiosità di chi si è spesso chiesto perché fosse proprio un leone il simbolo del premio più ambito dagli artisti di mezzo mondo.
Dalla Coppa Mussolini al Leone simbolo di Venezia
Innanzitutto, il Leone alato è il simbolo di Venezia, della Repubblica Serenissima, anche se non tutti sanno che è la raffigurazione simbolica dell'evangelista San Marco, la cui salma fu portata a Venezia da due mercanti veneziani da Alessandria d'Egitto. Per questa fondamentale ragione il premio che viene assegnato nell'ambito della Biennale di Venezia in diverse arti, anche se di solito è associato alla Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, nata nel 1932, raffigura il simbolo per eccellenza della città lagunare.
Fin qui ciò che è più noto. Non tutti sanno, però, che il Leone d'Oro non si è sempre chiamato così. Dal 1932 e fino alla caduta del regime, infatti, il massimo riconoscimento conferito dalla Biennale si intitolava Coppa Mussolini, che risentiva del clima politico propagandistico dell'epoca, che veniva assegnata doppiamente, sia per il miglior film italiano, che per il miglior film straniero. Il premio porta il nome attuale solo dal 1954. Precedentemente, infatti, era conosciuto come il Leone di San Marco (tra il 1949 ed il 1953) e prima ancora (nel 1947 e nel 1948) come il Gran Premio Internazionale di Venezia. A partire dal 1968, invece, è stato istituito anche il Leone d'oro alla carriera. Cioè esattamente quello che ieri è stato assegnato a Mary Poppins.