Legge Bacchelli a Roberto De Simone: perché il mondo della Cultura si muove per aiutare il Maestro
Si allarga il fronte di coloro che invocano la Legge Bacchelli per il Maestro Roberto De Simone che, in un'intervista a Repubblica, denunciava i problemi economici che lo stanno affliggendo anche a causa del ticket per le medicine che gli è stato tolto: "Ho bisogno di medicine di mantenimento per vivere. Medicine essenziali per la mia sopravvivenza e per le quali non pagavo il ticket: questo è il diritto che mi è stato improvvisamente tolto, senza nessun motivo". De Simone, compositore, musicologo, personalità di spicco della Cultura italiana, autore di capolavori come "La Gatta cenerentola" e fondatore della Nuova Compagnia di Canto Popolare, denuncia di avere difficoltà economiche dovute anche all'affitto che paga per una casa grande che serve, però, per contenere tutti i documenti relativi alla religiosità popolare.
Perché la Legge Bacchelli a De Simone
Dopo l'intervista il mondo della Cultura campano e non solo si è mosso per permettergli di avere accesso alla Legge Bacchelli, ovvero "il Fondo per gli interventi a favore di cittadini illustri che versino in stato di particolare necessità" così da integrare una pensione di mille euro e quella di invalidità. È partita una petizione su Change.org lanciata dall'architetto Sergio Attanasio che scrive: "Essendo una personalità di chiara fama: compositore, musicologo, regista e scrittore potrebbe usufruire del contributo annuale della Legge Bacchelli. Noi cittadini abbiamo il dovere di sensibilizzare le autorità preposte. In un paese civile come l'Italia non possiamo abbandonare un artista dell'età di 89 anni a se stesso. Ne andrebbe della nostra dignità di Paese civile. Pertanto chiediamo alle autorità competenti di fargli ottenere urgentemente questa indennità". Lo stesso De Simone si dice favorevole a ottenerla anzi, in passato aveva già fatto richiesta come sottolinea sempre a Repubblica: "La legge Bacchelli la conosco bene, e la invocai già anni fa: è sicuramente utile, magari potessi avvalermi anch'io di quel contributo. Ma la mia pratica, che comunque era partita, non so neppure perché, si è interrotta".
Dal Sindaco di Napoli al Conservatorio per De Simone
Dopo che anche il Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi si era mosso per chiedere che il Maestro usufruisse dei vantaggi della Legge ("… Da parte dell’amministrazione c’è il massimo impegno affinché il percorso della legge Bacchelli vada avanti. Nei prossimi giorni mi informerò nei dettagli per capire perché questo iter si è fermato in questo momento"), e anche artisti come Frankie Hi-Nrg ("Il Maestro Roberto De Simone, autore di grandi opere e una sterminata produzione saggistica su musica e teatro napoletani, ha bisogno di aiuto. Firmiamo la petizione per fargli assegnare la legge Bacchelli grazie") pure il Conservatorio di San Pietro a Maiella, nella persona del Presidente Luigi Carbone, si è mosso in tal senso, indirizzando una lettera al Presidente del Consiglio dei ministri, Mario Draghi. Carbone spiega quanto il mondo della Cultura e della Musica napoletana sia scosso dalla notizia delle difficoltà economiche di De Simone e richiede che gli sia riconosciuto questo trattamento:
Per storia e vocazione secolari, il Conservatorio di San Pietro a Majella persegue l'obiettivo di valorizzare la creatività in ambito musicale, avendo il territorio napoletano, specialmente fecondo, quale laboratorio esclusivo e prezioso. Proprio per questo, il legame con la figura di Roberto De Simone – capace come pochi altri intellettuali di coniugare, dal proprio irrinunciabile osservatorio della città di Napoli, la dimensione di ricerca con quella di divulgazione, la parte alta della narrazione con quella popolare, il momento formativo con quello performativo, la dimensione territoriale con quella internazionale del proprio lavoro – viene avvertito come particolarmente profondo e stimolante. La sintonia che accomuna i valori istituzionali su cui poggia la missione del Conservatorio di Napoli con quelli specifici e personali che formano la vicenda del maestro De Simone inducono, oggi, il San Pietro a Majella a sentire come propria la situazione di disagio palesata dall'artista e a rivolgere a Lei, dunque, un appello sentito affinché al maestro siano concessi i benefici della cosiddetta “legge Bacchelli", testimoniandone sin d’ora la “chiara fama” richiesta per la sua applicazione.