Le Torri Gemelle viste da dentro, prima dell’attentato: 20 anni dopo nel libro di Giancarlo Marinelli
Vent’anni dopo il drammatico attentato delle Torri Gemelle, anche chi le ha frequentate per anni stenterebbe a riconoscere e a ricordare come fossero fatte all’interno. Quali erano le storie che celava una stanza, la porta di un bagno, una delle tante sale ristoranti. Konstantin Petrov, immigrato estone che lavorava come elettricista al 106esimo piano della Torre Nord del World Trade Center, è stato l’ultimo uomo che ha scattato fotografie degli interni con la sua macchina compatta. L’11 settembre lascia le Torri alle 8 di mattina, un’ora prima del duplice attentato che ha cambiato il corso della storia.
In “11”, romanzo in uscita il 2 settembre per La Nave di Teseo, Giancarlo Marinelli ricostruisce quei momenti precedenti, tutte le storie conservate e contenute in un racconto fotografico originale – pieno di dettagli singolari, come fogli sulle scrivanie o la pulsantiera degli ascensori – arricchito da una prosa asciutta, che include le vite di uomini e donne comuni e di personaggi legati a doppio filo con la Storia, quella con la “esse” maiuscola. Dal presidente George W. Bush ad Alia Ghanem, madre di Osama Bin Laden, dalla storia di padre Mychal Judge, la prima vittima certificata a Ground Zero, allo scrittore Harold Pinter che riceve, il giorno prima dell’attentato, la laurea honoris causa dall’Università di Firenze con un discorso violentissimo, e premonitore, contro gli Stati Uniti.
Le foto di Konstantin Petrov sono tuttora disponibili – in forma assolutamente libera – su Fotki, un servizio di sharing estone. La stessa foto di copertina di “11” è presa dal portale, accreditato con un indirizzo nelle prime pagine del romanzo (pp. 320 – 18 euro). Destino assurdo quello di Kostantin, che morirà un anno dopo l’attentato a causa di un incidente stradale, dichiarato morto sul colpo. Quella di questo romanzo, è soprattutto la sua storia.