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Morte Papa Francesco

Le frasi più belle di Papa Francesco

Papa Francesco I, morto il 21 aprile, lunedi in Albis, è stato amatissimo anche per le sue posizioni sulla società, l’ambiente e i migranti. Ecco alcune frasi importanti di Jorge Mario Bergoglio.
A cura di Redazione Cultura
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Papa Francesco I (LaPresse)
Papa Francesco I (LaPresse)
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La morte di Papa Francesco I – al secolo Jorge Mario Bergoglio – primo Pontefice argentino, morto il 21 aprile, lunedì in Albis, ha sconvolto tutto il mondo. Da settimane il Papa non era in buone condizioni ed era stato ricoverato per oltre un mese al Policlinico Gemelli di Roma, dove lo stavano curando prima per una bronchite e poi per una polmonite bilaterale. Il Pontefice è scomparso a 88 anni, la notizia è stata data dal Cardinale Kevin Farrell, prefetto del Dicastero per i laici, la famiglia e la vita che ha annunciato: "Alle ore 7:35 di questa mattina il Vescovo di Roma, Francesco, è tornato alla casa del Padre. La sua vita tutta intera è stata dedicata al servizio del Signore e della Sua chiesa".

Papa Bergoglio è stato da molti considerato un Papa più progressista e vicino alla gente, non a caso è stato il primo a assumere il nome del Santo di Assisi: "Voi sapete che il dovere del Conclave è quello di dare un vescovo a Roma. Sembra che i miei fratelli cardinali siano andati a prenderlo alla fine del mondo" disse dopo l'elezione. Il suo Pontificato è stato caratterizzato per le sue forti parole contro la guerra (sono state forti le parole su genocidio a Gaza), per un'attenzione ai temi ecologici, le parole sui migranti, contro il materialismo contemporaneo, anche se non è mancata qualche caduta e qualche frase sbagliata come quella sulla "frociaggine" nei seminari e sugli omosessuali, cercando di mettere successivamente argine o quella sull'aborto, posizione che la Chiesa rivendica sempre.

Papa Francesco, le frasi da ricordare

Papa Francesco I (foto LaPresse)
Papa Francesco I (foto LaPresse)
  • "Abbiate il coraggio di sostituire le paure coi sogni. Sostituite le paure coi sogni: non siate amministratori di paure, ma imprenditori di sogni!"
  • "Per decenni è sembrato che il mondo avesse imparato da tante guerre e fallimenti e si dirigesse lentamente verso varie forme di integrazione (…) Ma la storia sta dando segni di un ritorno all’indietro (…) Non è possibile accontentarsi di quello che si è già ottenuto nel passato e fermarsi, e goderlo come se tale situazione ci facesse ignorare che molti nostri fratelli soffrono ancora situazioni di ingiustizia che ci interpellano tutti"
  • "Il rispetto dei diritti umani tra cui spicca la libertà religiosa e di espressione del pensiero, è infatti condizione preliminare per lo stesso sviluppo sociale ed economico di un Paese. Quando la dignità dell’uomo viene rispettata e i suoi diritti vengono riconosciuti e garantiti, fioriscono anche la creatività e l’intraprendenza e la personalità umana può dispiegare le sue molteplici iniziative a favore del bene comune".
  • "Il mondo che ci accoglie si sta sgretolando e forse si sta avvicinando a un punto di rottura"
  • "La coscienza della gravità della crisi culturale ed ecologica deve tradursi in nuove abitudini. Molti sanno che il progresso attuale e il semplice accumulo di oggetti o piaceri non bastano per dare senso e gioia al cuore umano"
  • "L’amore fraterno può solo essere gratuito, non può mai essere un compenso per ciò che un altro realizza, né un anticipo per quanto speriamo che faccia. Per questo è possibile amare i nemici".
  • "Cuori aperti, menti aperte. Se la pensi in modo diverso da me, perché non ne parliamo? Perché stiamo sempre a litigare su ciò che ci separa, su ciò in cui siamo diversi?  Perché non ci diamo la mano in ciò che abbiamo in comune? Dobbiamo avere il coraggio di parlare di quello che abbiamo in comune".
  • "Quasi senza accorgercene, diventiamo incapaci di provare compassione dinanzi al grido di dolore degli altri, non piangiamo più davanti al dramma degli altri né ci interessa curarci di loro, come se tutto fosse una responsabilità a noi estranea che non ci compete. La cultura del benessere ci anestetizza e perdiamo la calma se il mercato offre qualcosa che non abbiamo ancora comprato, mentre tutte queste vite stroncate per mancanza di possibilità ci sembrano un mero spettacolo che non ci turba in alcun modo".
  • "Il Papa ama tutti, ricchi e poveri, ma ha l’obbligo, in nome di Cristo, di ricordare che i ricchi devono aiutare i poveri, rispettarli e promuoverli. Vi esorto alla solidarietà disinteressata e ad un ritorno dell’economia e della finanza ad un’etica in favore dell’essere umano"
  • "Essere testimoni e promotori di una comunicazione non ostile, che diffonda una cultura della cura, costruisca ponti e penetri nei muri visibili e invisibili del nostro tempo"
  • Se una persona è gay e cerca il Signore e ha buona volontà, chi sono io per giudicarla?
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