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Le feste di Diddy, telecamere nascoste e richieste particolari. La party planner: “Voleva solo donne sotto i 60 kg”

Nuove indiscrezioni da parete di invitati e organizzatori delle feste di Sean Combs. Il rapper avrebbe nascosto delle telecamere nelle camere da letto e imposto il limite di peso di 60 kg per le ragazze che selezionava come ospiti e ballerine.
A cura di Elena Betti
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Diddy (Getty Images)
Diddy (Getty Images)

Dall’arresto del rapper Sean Combs lo scorso 16 settembre tutto ciò che lo riguarda è finito al centro dell’attenzione mediatica. Il rapper, in attesa dell’inizio del processo il prossimo 5 maggio, si trova attualmente nel carcere federale di New York con le accuse di violenza, stupro, favoreggiamento alla prostituzione e traffico sessuale. Tra i vari aspetti della vita del rapper, anche le sue feste sono finite sotto la lente d’ingrandimento. Pare infatti che molti dei presunti abusi denunciati dalle presunte vittime siano avvenuti durante i White Party e i successivi Freak Off organizzati dal produttore della Bad Boy Records. Nelle ultime ore un partecipante alle sue feste e un’organizzatrice che si è occupata dei party nel 2004 e nel 2005 hanno raccontato alcuni retroscena di questi. Pare che il rapper avesse stabilito il limite di peso di 60 kg e imponesse un abbigliamento specifico per le ragazze che selezionava come ballerine e ospiti. Sembrerebbe inoltre che Combs avesse nascosto delle telecamere in ogni camera da letto delle sue ville.

Le telecamere nascoste

Secondo Precious Muir, ex modella e coniglietta di Playboy, che dice di aver partecipato a molte feste di Sean Combs, il rapper avrebbe nascosto delle telecamere in ogni camera da letto delle ville in cui ospitava i suoi famosi White Party. Non ci stupisce che nelle ville enormi appartenenti a personaggi noti ci siano telecamere in ogni angolo e questo, come ha raccontato la modella a The Mirror, era il caso delle ville di Sean Combs e della Playboy Mansion che lei conosceva molto bene. La ragazza ha però detto di essere rimasta stupita dalla quantità di telecamere che aveva notato nelle camere da letto della casa del produttore della Bad Boy Records. La presenza di telecamere nascoste nelle camere da letto porta molti utenti social a pensare che Combs fosse in possesso di video intimi di molti dei suoi ospiti e che con questi li ricattasse, impedendo agli invitati di rivelare ciò che accadeva ai party. Gli avvocati di Combs hanno rilasciato una dichiarazione a Page Six in cui negano fermamente l'affermazione di Muir: "Questa è una storia falsa".

White Party di San Combs (Getty Images)
White Party di San Combs (Getty Images)

Il limite di 60kg per le ospiti dei party

Le ragazze dovevano essere giovani e sexy e non dovevano superare i 60 kg”, questo quanto dichiarato da una delle organizzatrici delle feste di Combs tra il 2004 e il 2005. Il limite di peso era molto stringente, con rare deroghe solo nel caso in cui una ragazza fosse particolarmente alta. “Per essere sicura tenevo sempre a portata di mano una bilancia”, ha aggiunto la donna che ha chiesto di rimanere anonima. Non solo il peso sotto i 60 kg, le ragazze “non dovevano avere i capelli corti, né avere ciccia e cellulite, né essere eccessivamente tatuate o con piercing”. Il rapper aveva anche stabilito uno specifico codice d’abbigliamento: "Niente pantaloni, niente jeans, niente scarpe basse. Ogni ragazza doveva indossare un abito da festa, preferibilmente molto corto, quanto bastava per coprire il fondo schiena, ma non più lungo di metà coscia", ha detto la professionista a The Post.

Alcune delle ragazze a un White Party del 2003 (Getty Images)
Alcune delle ragazze a un White Party del 2003 (Getty Images)

"Scollature profonde e tacchi a spillo obbligatori", questo quanto stabilito. Solo una cosa non veniva mai chiesta dalla donna: l’età delle ragazze, consentendo così anche alle minorenni di prendere parte alle feste. "Era non chiedere, non dire. A quel tempo ero molto giovane anch'io e onestamente pensavo che non stessimo chiedendo loro l'età a causa delle leggi sul consumo di alcol", ha raccontato. La donna non ha mai partecipato ai Freak Off – gli after party recentemente finiti al centro della bufera nel caso Sean Combs – e afferma quindi di non sapere che le ragazze da lei selezionate secondo stringenti regole fossero “obbligate a fare sesso con gli invitati”.

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