Le favolette di Parrella, De Giovanni, Ardone: “Pensate in pandemia per far compagnia ai bambini”
Ci sono coccodrilli affamati, che si saziano con le pizze e alberi che piangono per i rami spezzati, ma anche tempeste che si placano grazie alle pastiere. È un universo incantato e incantevole quello delle Favolette, il progetto speciale che Feltrinelli ha pubblicato assieme alla Fondazione Giancarlo Siani Onlus e che ha visto partecipare alcuni tra gli autori contemporanei più conosciuti e amati. Viola Ardone, Maurizio De Giovanni, Chiara Gamberale, Lorenzo Marone, Davide Morosinotto, Valeria Parrella, Silvio Perrella e Fabio Stassi sono le teste che hanno scritto queste storie nate per allietare le giornate dei bambini costretti in casa durante il lockdown Covid, mentre Francesca Carabelli ha contribuito con i disegni interni.
"Tutto è iniziato in un periodo difficile in cui non potevamo incontrarci, e l’impegno della nostra Fondazione era rivolto proprio ai bambini, chiusi in casa per la pandemia – si legge nell'introduzione al volume -: allora abbiamo pensato a una raccolta di storie, che potessero farvi compagnia, lasciarvi viaggiare con la fantasia e trasportarvi in mondi diversi e avventurosi dove incontrare una serie di personaggi bizzarri". E gli scrittori ci hanno messo la fantasia per svelando, come sempre, mondi incantati, personaggi indimenticabili, unendo fantasia a mito e servendosi di luoghi come il mare, foreste ma anche la pancia di una madre.
Il progetto è nato, quindi, nei primi mesi di pandemia, quando l'intero Paese è rimasto chiuso in casa e la Fondazione ha deciso di coinvolgere scrittrici e scrittori nella creazione di questo volume e di un audiolibro destinato ai più piccoli che si può ascoltare scannerizzando il codice QR alla fine del libro. L'iniziativa ha anche un carattere di solidarietà e beneficenza dal momento che per ogni copia acquistata ne verrà donata una ai principali ospedali pediatrici d’Italia. La scelta delle favole non è casuale ma si rifà anche all'ultimo articolo scritto dal giornalista Giancarlo Siani, ucciso dalla camorra, che nell'ultimo pezzo si chiedeva quale fine ci sarebbe stata per i "muschilli", ovvero i bambini usati come corrieri della droga: "Abbiamo deciso di non far cadere nel vuoto quella domanda e così, con uno strumento gentile e potente, come quello della lettura condivisa, ci siamo dedicati proprio ai bambini" ha detto il fratello pediatra Paolo Siani.