Gli effetti delle vaccinazioni su cinema e teatri a New York: “Riapriamo”
L'avviso in sala è cambiato. Fino a un anno fa si chiedeva allo spettatore di spegnere il cellulare, dall'arrivo della pandemia in poi tocca chiedergli di indossare la mascherina. Inizia così la nuova avventura dei cinema statunitensi con la riapertura delle sale, almeno a New York. Cinema riaperti, pubblico in sala e via. C'è bisogno dei film, naturalmente. Trovare produttori e distributori coraggiosi, sapendo che gli incassi non saranno più quelli di prima, non è semplice. Ma il cinema è una delle industrie americane più importanti e ce la si può fare nonostante le limitazioni. Quali le principali? Capienza limitata al 25 percento, prenotazione online, distanziamento fisico estremo e obbligo di indossare la mascherina.
La prenotazione online passa da sistema veloce che consente di scegliere i posti. Appena acquistato il biglietto, le poltrone attorno si cancellano in automatico, creando una sorta di protezione per garantire il distanziamento fisico. Tuttavia i primi numeri non sono molto incoraggianti. Sale da duecento posti dove si trovano non più di un decimo delle persone che è possibile ospitare, riferisce il New York Times, altro che un quarto. Il 2 aprile, intanto, torneranno gli spettacoli dal vivo. Non per le sale di Broadway, per cui il lockdown durerà fino al 30 maggio, ma è probabile che la riapertura slitti a inizio autunno.
Più o meno con le stesse modalità i cinema riapriranno anche in Italia, quando le sale potranno di nuovo spalancare le loro porte agli spettatori. Che sia la data del 27 marzo, come previsto, o più in là, come probabile, considerando che sempre più regioni nel nostro Paese sono in zona rossa, a nessuno è dato saperlo. Naturalmente il problema non è soltanto riaprire. C'è bisogno dei film, come dicevamo, di investimenti, di coraggio. Per il momento negli Stati Uniti ce l'hanno avuto. Chissà dove porterà.