Le avventure rossobrune di Ego Fuffaro, il fumetto ispirato al filosofo Diego Fusaro
Espressioni come "Godimento neolibertino e gender", "il nuovo ordine erotico turboglobalista" ma anche quello "cosmomercatista". Sono solo alcune delle ormai arcinote forme verbali utilizzate nei commenti del giovane filosofo Diego Fusaro, figura di opinionista del terzo millennio, noto in rete e ospite consueto dei talk show televisivi sempre in cerca di nuove, divisive leve dell'opinione pubblica.
Osannato dai suoi follower e aspramente dileggiato da chi ne contesta le idee – spesso accusate di essere espresse in una lingua verbosa e che aspira ad essere aulica senza riuscirci, questa l'accusa dei detrattori – Fusaro ha ormai assunto al ruolo di sorta di gif vivente di se stesso, motivo per cui riceve l'inaspettato omaggio – benché in chiave satirica – di ispirare la trama di un fumetto.
Così arrivano in libreria "Le avventure rossobrune di Ego Fuffaro" l'ultima pungente pubblicazione di Alessio Spataro, il giovane fumettista satirico catanese che vanta già una massiccia produzione alle spalle tra cui la serie "La Ministronza" uscita nel 2009 e il più recente Violeta del 2017. Edito dalla Shockdom, per la collana Fumetti Crudi, il nuovo lavoro di quest'artista racconta la storia di un giovane papero dal linguaggio astrusamente aulico che, vessato dai compagni di classe, sviluppa evidenti problemi fino a diventare un famoso filosofo da talkshow il quale vive cercando di conquistare la notorietà a colpi di narcisismo. Nemmeno troppo celata è dunque l'ispirazione che il papero Fuffaro deve alla figura di Diego Fusaro.
Una vita, quella del papero, niente affatto tranquilla, e che sarà continuamente sotto la minaccia del rapimento da parte dei suoi stessi incubi: i mostri della paura sempre in agguato situati in una dimensione parallela detta del "mondo sottosopra".
In questo tragico ambiente informe prenderanno corpo i mostri della coscienza: le smanie xenofobe, le manie di superiorità e la paura di tutto ciò che non è razza bianca, quindi la paura del diverso. Mostri che porteranno il papero ad abbracciare a poco a poco le posizioni e le filosofie del fascismo.
Un fumetto attualissimo, una storia specchio dei fenomeni che stanno prendendo piede nella nostra società contemporanea: l'esibizionismo social e la combinazione rossobruna di cui è portavoce lo stesso Fuffaro. È lui la figura chiave, colui che dove passa cancella i pochi valori rimasti, incapace di discernere la realtà dall’immaginazione, è messo sotto scacco dalla paura e in base alla paura agisce. Per ammissione di uno dei personaggi topoformi esilaranti del fumetto, cioè il direttore del giornale "Il Ratto Quotidiano": “il nostro papero è l'unico che riesce così bene ad attrarre lettori di destra e sinistra" e ancora: "La doppiezza di Ego vale molto di più di tutte le nostre messe insieme". Un grande lavoro, tante dolorose risate, e alla fine la triste considerazione del grafico Stefano Antonucci:
”Viviamo in tempi cupi….la destra estrema viene perfino scambiata per buon senso. In questo clima proliferano personaggi come il nostro Fuffaro. Perché riconoscere i Fascismi Freak (ronde, teste rasate, e croci celtiche) è semplice, ma distinguere pensieri pericolosi, quando coperti di belle parole, richiede uno sforzo e un’attenzione costante.”
In questo clima di amara consapevolezza, la tagliente pubblicazione di Alessio Spataro non spara genericamente sulla folla, ma colpisce uno per uno i personaggi pubblici più noti oggi giorno, condannando lo stesso papero e mostrando una possibile via di salvezza per tutti noi.