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Le 10 chiese più belle di Napoli

Gotiche o barocche, imponenti o minute, le chiese della città partenopea raccontano la sua storia, l’arte e le tradizioni. In una passeggiata ideale per il centro storico, presentiamo la nostra selezione delle dieci chiese più belle di Napoli.
A cura di Gabriella Valente
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“La città delle cinquecento cupole”, così è stata definita Napoli, perché è all'incirca questo il numero delle sue chiese.

Nei vicoli e nelle piazze, tra bellissime guglie e palazzi d’epoca, le chiese di Napoli incantano turisti e partenopei; mostrano l’arte gotica e barocca e le ibridazioni nate dalla fusione di diversi stili e dalle integrazioni realizzate, per esempio, a seguito di terremoti o bombardamenti.

Sotto forma di passeggiata ideale, presentiamo qui la nostra selezione delle 10 chiese più belle di Napoli: con un paio di eccezioni, si tratta di edifici situati a pochi passi l’uno dall’altro nel cuore del centro storico cittadino, per lo più lungo i decumani principali della città antica, via dei Tribunali e Spaccanapoli.

Prima di addentrarci tra le antiche vie, lasciamo che ad aprire il nostro elenco sia la basilica di San Francesco di Paola, una delle immagini-simbolo più note della città partenopea.

foto: RaBoe/Wikipedia
foto: RaBoe/Wikipedia

1. San Francesco di Paola. Incornicia l’enorme piazza del Plebiscito con il maestoso e celebre colonnato, mentre evoca neoclassicamente il Pantheon di Roma sia nella facciata che nell’interno. L’imponente chiesa ottocentesca, con il timpano su colonne ioniche, le tre alte cupole e la pianta circolare, per la sua imponenza è uno dei luoghi più amati e visitati della città.

foto: hovistoninavolare/Wikipedia-Flickr
foto: hovistoninavolare/Wikipedia-Flickr

2. Gesù Nuovo. In piazza del Gesù, dietro la facciata a bugne di pietra nera del rinascimentale palazzo Sanseverino, si sviluppa la chiesa barocca che ospita il corpo di Giuseppe Moscati e moltissimi ex voto a lui dedicati. Tra ricche decorazioni marmoree, affreschi e dipinti, l’interno presenta, tra gli altri, lavori di Ribera, Fanzago, Giordano.

foto: sunshinecity/Wikipedia-Flickr
foto: sunshinecity/Wikipedia-Flickr

3. Santa Chiara. La più grande e affascinante basilica gotica di Napoli, pur rimaneggiata con interventi barocchi e danneggiata dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, presenta la sua impostazione originaria insieme a notevoli opere d’arte come un sepolcro monumentale attribuito a Tino di Camaino e resti di affreschi attribuibili a Giotto. Imperdibile inoltre lo splendido chiostro maiolicato, uno dei gioielli nascosti più preziosi della città.

foto: IlSistemone/Wikipedia
foto: IlSistemone/Wikipedia

4. San Domenico Maggiore. A pochi passi dalla chiesa del Gesù e da Santa Chiara, lungo la via definita Spaccanapoli, la chiesa di San Domenico si erge sulla piazza omonima con la parte absidale. Di impianto gotico con interventi barocchi ha ospitato ed ospita importanti opere d’arte: fu questa chiesa, ad esempio, la sede originaria della Flagellazione di Cristo di Caravaggio, oggi al Museo di Capodimonte.

foto: IlSistemone/Wikipedia
foto: IlSistemone/Wikipedia

5. Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco. Salendo da Spaccanapoli a Via dei Tribunali, ovvero dal decumano inferiore a quello maggiore, si incontra una chiesa piccola e speciale: ai piedi di una scalinata a tenaglia due teschi attirano l’attenzione dei passanti, mentre dietro la facciata, decorata ancora con teschi ed ossa, l’interno è tipicamente barocco con opere di Stanzione, Giordano e Vaccaro.

foto: IlSistemone/Wikipedia
foto: IlSistemone/Wikipedia

6. San Lorenzo Maggiore. In un angolo di piazza san Gaetano, che si apre su via dei Tribunali, si erge una delle basiliche più antiche di Napoli, quella dove Boccaccio incontrò Fiammetta. Esempio meraviglioso dell’influenza del gotico francese, la bellezza della chiesa tocca il culmine nella parte absidale con i grandi archi a sesto acuto, le alte bifore, il deambulatorio con cappelle e le volte a crociera. Questa basilica angioina ospitò originariamente il San Ludovico di Tolosa di Simone Martini e la Consegna della regola francescana di Colantonio, entrambi conservati oggi a Capodimonte.

foto: E. della Morte/Wikipedia
foto: E. della Morte/Wikipedia

7. Chiesa dei Girolamini. Tra i più ampi edifici di culto napoletani, fa parte di un prestigiosissimo complesso con biblioteca, quadreria, chiostri e oratorio. Sfavillante scrigno barocco fastosamente decorato, contiene opere di artisti eccelsi, tra cui spiccano nomi come Pietro Bernini, Giuseppe Sanmartino, Luca Giordano, Guido Reni.

foto: Avemundi/Wikipedia
foto: Avemundi/Wikipedia

8. Duomo. Cattedrale dedicata a Santa Maria Assunta e sede del rito dello scioglimento del sangue di san Gennaro, spicca su via Duomo con la sua altissima facciata neogotica. L’interno ricco e sontuoso vede convivere diversi stili, su cui domina il barocco, e presenta capolavori di artisti come Perugino, Vasari, Giordano, Santafede, Lanfranco, Domenichino, Ribera.

foto: Armando Mancini/Wikipedia-Flickr
foto: Armando Mancini/Wikipedia-Flickr

9. San Giovanni a Carbonara. A pochi passi da via Duomo, su uno scenografico scalone a tenaglia a doppia rampa, si erge la chiesa trecentesca, gioiello d’architettura e d’arte per le numerose e varie opere che contiene. Tra brillanti affreschi, marmi policromi, sculture e tavole dipinte, il particolarissimo edificio ingloba altre due chiese per un risultato molto singolare.

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10. Certosa di San Martino. Spostandosi dal centro antico, il complesso monumentale sulla cima della panoramica collina del Vomero è uno dei luoghi più belli di Napoli. La chiesa, a navata unica con sei cappelle laterali, è tra i migliori esempi di arte e architettura barocca con la volta affrescata dal Lanfranco, le transenne di marmo del Fanzago, il pavimento marmoreo di Bonaventura Presti e molte altre opere di artisti del calibro di Ribera, Vaccaro, Battistello Caracciolo, Belisario Corenzio, Luca Giordano.

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