Lawrence Ferlinghetti compie 100 anni: un secolo di poesia, beat e parole
Il suo nome è indissolubilmente legato a quello della Beat Generation, ma con oltre quaranta libri, sessanta dipinti e una libreria, Lawrence Ferlinghetti è molto di più. Oggi lo scrittore italo-franco-portoghese americano compie la bellezza di 100 anni: riassumere tutta la sua carriera, iniziata negli anni Cinquanta a San Francisco, sarebbe impossibile. Ma vale la pena ricordare i suoi versi più belli, e la sua avventura più memorabile: quella della City Lights Books.
Ho sognato | che mi erano caduti tutti i denti | ma la mia lingua sopravviveva | per raccontare la storia. Perché io sono un distillatore | di poesia. | Sono una banca del canto. | Sono una pianola | in un casinò abbandonato | sulla riva del mare | in una densa nebbia | che sta suonando ancora.
Ferlinghetti nasce a New York il 24 marzo del 1919 con il cognome “Ferling”: all’atto dell’arruolamento nell’esercito Lawrence scopre che suo padre, originario di Brescia, aveva cambiato il suo nome per renderlo più americano. Sceglie così di ritornare ad utilizzare quello italiano, per ribadire il legame con la sua terra d’origine e con le sue radici. Il cognome Ferlinghetti compare per la prima volta nel 1955 su “Pictures of the Gone World”.
A questa prima raccolta ne seguiranno molte altre: “Starting from San Francisco”, del 1967, “The mexican night” del 1970, e fino agli anni Novanta e Duemila con oltre trenta opere. L’ultima, in ordine cronologico, è stata “Poesia come arte che insorge” del 2009, pubblicato in Italia da Giunti Editore:
Osa essere un guerrigliero poetico non-violento,
un antieroe.
Controlla la tua voce più incontrollata con
compassione.
Fai il vino nuovo con gli acini della rabbia.
Ricorda che gli uomini e le donne sono esseri
infinitamente estatici, infinitamente sofferenti.
Solleva i ciechi, spalanca le tue finestre chiuse,
solleva il tetto,
svita le serrature delle porte, ma non buttare via
i cardini.
La City Lights Books: non solo una libreria
Ferlinghetti fu una delle anime promotrici del cosiddetto “Rinascimento di San Francisco”, sfidando quella concezione elitaria dell’arte e reinventandone letteralmente una nuova. Non soltanto dal punto di vista poetico, Ferlinghetti è stato un punto di riferimento per una generazione intera di poeti ed artisti: grazie anche alla sua City Lights Books, libreria fondata nel 1953 e divenuta, dopo circa due anni, anche casa editrice.
Con essa Lawrence ha pubblicato tutti i più grandi lavori della Beat Generation, dalle opere di Kerouac a quelle di Ginsberg: e fu proprio a seguito della pubblicazione di “Urlo” che Ferlinghetti finì in prigione per oscenità. L’episodio divenne un vero e proprio caso, data l’eccezionalità della materia: creò il primo precedente di appello al Primo Emendamento per la pubblicazione di materiale controverso ma di interesse sociale, e soprattutto mobilitò un enorme schiera di intellettuali, artisti e uomini e donne di cultura, che tutti insieme chiesero e ottennero la liberazione di Ferlinghetti.