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L’appello di Riccardo Muti a Mario Draghi: “Riapriamo i teatri chiusi da troppo tempo”

Da Torino, dove sono in corso le prove di Così fan tutte per la regia di Chiara Muti, il maestro Riccardo, simbolo della cultura italiana nel mondo, si appella al premier incaricato Mario Draghi per far ripartire il nostro paese dalla cultura e dalla riapertura dei teatri “chiusi da troppo tempo”.
A cura di Redazione Cultura
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Un altro appello di Riccardo Muti, stavolta rivolto al presidente del consiglio dei ministri incaricato, Mario Draghi, che oggi scioglierà la riserva e accetterà l'incarico conferitogli dal presidente Sergio Mattarella al Quirinale. Il richiamo del celebre maestro d'orchestra, volto noto della cultura italiana nel  mondo, al prossimo capo del governo italiano è affinché "si adoperi per riportare dignità all'Italia attraverso la cultura, aprendo un nuovo capitolo della nostra storia". Riccardo Muti ha lanciato il suo appello da Torino, "città straordinaria – riporta Ansa il maestro – che vergognosamente conoscevo pochissimo", dove sono in corso le prove di ‘Cosi' fan tutte', con la regia di Chiara Muti, in programma in streaming l'11 marzo nel cartellone del Teatro Regio.

Dopo essersi espresso sull'affaire-Sanremo e il gelo calato con il Teatro lirico della sua città di origine, quel San Carlo di Napoli che ne ha cancellato i concerti dopo l'arrivo del sovrintendente Lissner, il maestro torna a farsi sentire, richiamando l'attenzione sulla necessità di investire sulla cultura per ripartire.  Durante la conferenza stampa, Riccardo Muti ha evidenziato ancora una volta la necessità di "riportare la cultura nei tanti, troppi teatri chiusi nel nostro Paese, chiusi anche da un secolo". Anche la regista di ‘Così fan tutte', la figlia Chiara, ha dichiarato: "Non capisco perché non si riaprano oggi i teatri, luoghi dove si possono garantire sicurezza, distanziamento sociale e misurazione della temperature. Di streaming non ne possiamo più, per carità è uno strumento che ci ha permesso di mantenere un rapporto col pubblico, ma non va oltre. Ieri, alla prova generale, quella platea vuota lasciava sgomenti. Il pubblico deve poter applaudire dopo un'aria importante. Invece ora nulla di ciò può accadere".

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