L’Apollo 11, 50 anni dopo: all’asta la videocassetta originale dello sbarco sulla Luna
Il 20 luglio 1969 Neil Armstrong e Buzz Aldrin sbarcavano sulla Luna. Le immagini della prima impronta di uomo sulla superficie lunare e della bandiera americana piantata sul satellite sono ormai un pezzo di Storia: una storia che, a cinquant'anni esatti dalla missione Apollo 11, vale circa 2 milioni di dollari. È questa la stima di Sotheby's che, il prossimo 20 luglio, batterà all'asta i nastri con le registrazioni originali dello sbarco sulla Luna.
I cimeli dell’allunaggio sono fra i più preziosi e affascinanti della storia delle esplorazioni spaziali: la maggior parte di essi, dal modulo di comando Columbia fino alle tute spaziali degli astronauti, sono conservati nei musei americani e saranno parte di alcune esposizioni organizzate in occasione dell’importante anniversario dei cinquant'anni. Ma esistono altri reperti, che all’epoca vennero pressoché ignorati, e che oggi hanno assunto un valore che all'epoca non era immaginabile: si tratta delle videocassette che contengono le immagini dello sbarco di Armstrong e Aldrin sul suolo lunare.
I nastri dell’allunaggio: come sono giunti fino a noi?
Questi nastri sono oggi di proprietà di Gary George: nel lontano 1976 l’uomo svolgeva uno stage universitario alla NASA quando s’imbatté in uno stock di videocassette dal contenuto sconosciuto. Incuriosito, non tanto per il valore storico di immagini che non avrebbe mai potuto vedere non disponendo dell’attrezzatura necessaria, quanto per il ricavo economico che avrebbe tratto dalla vendita dei nastri, George acquistò circa mille videocassette per un totale di 218 dollari.
Senza avere idea di cosa ci fosse sopra, Gary George negli anni ha venduto molti dei pezzi della sua “collezione” alle emittenti televisive, le quali nella maggior parte dei casi hanno utilizzato i supporti per registravi sopra altre immagini. Fu grazie a suo padre che George si rese conto del tesoro che aveva, inconsapevolmente, acquistato: tre delle cassette riportavano la dicitura “Apollo 11 EVA”, l’indicazione ufficiale che la NASA utilizzò per lo sbarco sulla Luna. “Conservale, potrebbero valere molto in futuro”, fu il consiglio di suo padre. Oggi uno di questi nastri, effettivamente, potrebbe far guadagnare a George oltre 2 milioni di dollari.
Il 20 luglio l’asta, 50 anni dopo lo sbarco
La cifra esatta la scopriremo il prossimo 20 luglio, quando la casa d’aste Sotheby’s batterà lo straordinario reperto storico che mostra i primi saltelli di Buzz Aldrin sulla Luna: non si conosce il contenuto esatto delle registrazioni, ma secondo alcuni portavoce di Sotheby’s i nastri conterrebbero molte immagini inedite, fra cui le immagini della raccolta del materiale lunare che gli astronauti riporteranno indietro sulla Terra. Lo stesso materiale che, nel 2017, fece vendere la sacca di Neil Armstrong, piena di frammenti di polvere lunare, per un milione e ottocento mila dollari.