L’amica geniale, “Bel Ami” e “I fratelli Karamazov”: i due libri “simbolici” letti da Elena e Nino
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Il quinto e il sesto episodio della serie "L'amica geniale" andranno in onda stasera su Rai1. Nella seconda parte di serata Elena si recherà a Ischia, ospite della cugina della maestra. Scopre che anche la famiglia Sarratore è sull'isola ed è entusiasta all'idea di potersi finalmente avvicinare a Nino, che però scopre essere un ragazzo chiuso, mentre il padre Donato, la madre Lidia e la sorella Marina sono gentili con lei.
È nel tempo delle vacanze ischitane che si consuma la lettura, da parte di Lenù e dello stesso Nino di due libri, due capolavori della letteratura mondiale di tutti i tempi, "Bel Ami" del francese Guy de Maupassant e "I fratelli Karamazov" di Fedor Dostoevskji. Omaggio tematico e all'evoluzione dei personaggi che l'autrice della tetralogia, Elena Ferrante, con cui ha intesto impreziosire il campo simbolico della sua storia. Da un lato un libro sull'ascesa sociale e sul ruolo delle donne, dall'altro il romanzo dei romanzi sul conflitto interiore e sui dilemmi etici. Due temi diversi, così cari alla parabola di crescita dei personaggi, che avrà qualcosa da dire anche nelle stagioni future.
Bel Ami di Guy de Maupassant letto da Elena Greco
"Bel Ami" è il secondo romanzo di Guy de Maupassant, pubblicato nel 1885 a puntate. Il romanzo tratta dell'ascesa sociale di Georges Duroy, un uomo ambizioso e seduttore, che da povero militare in congedo e modesto impiegato nelle Ferrovie del Nord diventa uno degli uomini di maggiore successo nella società parigina, grazie al giornalismo e alla sua capacità di manipolare donne potenti e intelligenti. Le vicende hanno ad oggetto pure l'influenza delle donne, escluse dalla vita politica, ma operanti nell'ombra, come consigliere ed educatrici di uomini potenti. Quest'ultimo aspetto è un dettaglio non da poco conto, in relazione alle tematiche della serie.
I fratelli Karamazov di Dostoevskji e Nino Sarratore
"I fratelli Karamazov" è, invece, l'ultimo romanzo scritto da Fëdor Dostoevskij. È ritenuto il capolavoro della sua produzione letteraria, punto massimo della letteratura dell'Ottocento e di ogni tempo. L'autore morì quattro mesi dopo la sua pubblicazione. L'opera ha al suo centro le vicende della famiglia Karamazov e i loro conflitti e sentimenti contrastanti. I tre figli di Fedor Karamazov, un vecchio malvagio e dissoluto, sono molto diversi tra loro. Dmitrij, detto Mitja, odia il padre perché vuole conquistare col suo denaro Grusenka, una bella mantenuta da lui amata. Ivan è un filosofo dell'ateismo e un raffinato intellettuale. Alesa, il più giovane, è novizio in un convento e si trova costretto a tornare a casa per il precipitare degli eventi. Infine un quarto figlio illegittimo è Smerdiakov, epilettico e tenuto in casa come un servo.