Lady Godiva, la donna che cavalcò nuda per i diritti del suo popolo moriva 950 anni fa
Il nome di Lady Godiva è sinonimo, da sempre, di erotismo e sensualità: la sua immagine di donna senza veli a cavallo ha ispirato tantissimi artisti per secoli fino ai giorni nostri (perfino i Velvet Underground). Il soggetto ebbe particolare fortuna nell’Ottocento, perché riportava alla memoria le tanto agognate virtù cavalleresche non disdegnando una certa dose di lascivia. Secondo la leggenda che molto spesso si confonde con la storia, la bellissima Lady Godiva morì il 10 settembre del 1067: esattamente 950 anni fa.
Questa donna, considerata dai suoi contemporanei un vero e proprio “dono di Dio”, ha avuto un ruolo fondamentale nella società del suo tempo: per scoprire chi era la nobile Godiva dobbiamo tornare agli albori del Medioevo.
Secondo i pochissimi documenti ufficiali che si posseggono sul suo conto, Lady Godiva fu una nobildonna anglosassone, seconda moglie del conte di Coventry. Le biografie antiche parlano di una donna forte e risoluta, molto influente anche nelle decisioni che riguardavano l’attività politica di suo marito: fu sua l’idea di costruire numerosi monasteri nel territorio della contea, grazie alla quale si guadagnò l’epiteto di “regalo di Dio”, latinizzato successivamente in Godiva.
Numerosi scrittori, fra i quali Alfred Tennyson, e compositori, come Pietro Mascagni, dedicarono a Lady Godiva un pezzo di notorietà in più, ricoprendo la sua figura di un’aura di leggenda fuori dal comune. Ma è soprattutto nell’arte figurativa che la Lady ha avuto maggior riconoscimento: a partire dal fiammingo Van Noort fino al preraffaellita John Collier, Godiva è sempre stata raffigurata con la folta chioma rossa sciolta sul corpo nudo, a cavallo.
La forza politica di Lady Godiva
Ma il motivo per il quale Lady Godiva divenne famosa anche nei secoli a venire è ben altro: la donna cavalcò completamente nuda per le strade di Coventry. Un gesto estremo che le valse la fama imperitura: un gesto che però nulla a che fare con la presunta lascivia della donna, anzi. Si racconta che all’epoca del suo matrimonio con il conte di Coventry la popolazione locale soffrisse una pesante miseria a causa dei tributi richiesti. Stanco delle suppliche della donna, che si era schierata al fianco della popolazione, suo marito rispose che l’avrebbe accontentata soltanto se avesse cavalcato nuda per le strade della città.
I numerosi capolavori pittorici che portano il suo nome ci lasciano intuire come Lady Godiva non abbia avuto paura della sfida, accettandola e ottenendo così l’abolizione delle tasse per il popolo. Fu questo gesto a guadagnarle l’ammirazione, fra le altre, delle suffragette, quale simbolo del ruolo attivo delle donne nella politica.