La vita, le passioni e gli amori di Jane Austen, raccontati da un fumetto
Raccontare la vita e renderla ancora più vera attraverso la letteratura: questa è la prerogativa dei grandi romanzieri. Jane Austen ha, in questo senso, saputo intrecciare abilmente le passioni e le speranze dei propri personaggi con le proprie aspirazioni e i propri timori più intimi. Autobiografia e finzione letteraria si confondono molto spesso nei suoi libri: scrivere di lei, dunque, non è impresa facile. Soprattutto se si sceglie una forma originale quale quella della graphic novel: ma Manuela Santoni è riuscita nell'impresa, con un fumetto interamente dedicato alla scrittrice di Steventon e pubblicato da BeccoGiallo.
Vita e letteratura in un fumetto
Nel fumetto Jane Austen diviene protagonista letteraria della sua vita: la scrittrice ha ormai 42 anni e, prossima alla morte, decide di raccontare la sua giovinezza alla sorella Cassandra, in una lunga lettera. Anche in questo caso, finzione letteraria e vita vera s'intrecciano: la Austen fu effettivamente molto legata alla sorella minore e a lei scrisse moltissime lettere, la gran parte delle quali è oggi perduta. Manuela Santoni raccoglie l'eredità biografica della Austen e la trasforma, non senza un pizzico d'immaginazione, in un racconto ironico, semplice ma comunque estremamente intenso.
La prima parte della storia è dedicata al ricordo dell'infanzia, indissolubilmente legata ai primi rapporti con la letteratura e la scrittura: la Santoni ci racconta di una piccola Jane ribelle, pronta a sgattaiolare di nascosto nella biblioteca del padre per godere indisturbata delle sue pagine preferite.
Ancora più intenso e ampio, il racconto dell'altro grande amore di Jane: un amore purtroppo disatteso, rifiutato e sacrificato, ovvero quello per il bel Thomas Lefroy. La storia d'amore fra Jane e Tom sembra in effetti uscito da uno dei libri della scrittrice: inizialmente ostacolati dalla famiglia di lui, che riteneva Jane inadeguata socialmente, i due vivono sentimenti contrastati e contrastanti fino a quando decidono di sposarsi. Sarà la stessa Jane, alla fine, a rifiutare il giovane: scegliere il matrimonio avrebbe significato dover rinunciare per sempre al vero sogno della ragazza, quello di diventare scrittrice.
Diventare Jane Austen vuol dire sacrificare se stessa alla letteratura: o meglio, donare tutto il proprio vissuto alla vita del propri personaggi. Ecco perché, ad esempio, Elizabeth Bennett appare così pericolosamente simile alla sua autrice: ma nei romanzi l'amore troverà infine il riscatto. Nella vita invece, no.
Tutti possono dare il via liberamente a un sentimento e l'inclinazione verso qualcuno è più che naturale, ma sono pochi coloro che hanno abbastanza cuore da innamorarsi veramente senza alcun incoraggiamento.
Tutto questo è restituito da Manuela Santoni con estrema precisione biografica ma anche con un tocco di “letterarietà”: per la prima volta, il ritratto di una donna di raffinata intelligenza e cultura quale è stata la Austen, rivive in un fumetto, da una prospettiva cioè, del tutto nuova.
Manuela Santoni è una fumettista e illustratrice romana, già finalista nel 2014 del Premio Battello a Vapore e collaboratrice per DeAgostini e per Il Castoro editore.