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La Valle dei Templi ad Agrigento era la più grande “metropoli” della Magna Grecia

Dopo la scoperta di una nuova domus di età ellenistica con intonaci dipinti e larghe porzioni di murature in argilla ancora conservate, prosegue la missione Unibo ad Agrigento. Una Field School di archeologia prevista ad ottobre getterà nuova luce su una delle maggiori poleis del mondo magno greco e siceliota.
A cura di Redazione Cultura
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Continua la missione degli archeologi Unibo ad Agrigento. Il progetto iniziato nel 2016 grazie alla collaborazione tra il Dipartimento di Storia Cultura e Civiltà dell’Alma Mater e il Parco Archeologico e Paesaggistico Valle dei Templi, prosegue a maggior ragione dopo la seconda campagna di scavi che a fine dell'anno scorso ha portato alla scoperta di una nuova domus di età ellenistica, denominata III M con intonaci dipinti e larghe porzioni di murature in argilla ancora conservate. Ulteriore testimonianza di come nella Valle dei Templi fosse presente un quartiere abitativo di una delle maggiori poleis del mondo magno greco e siceliota. Una vera e propria metropoli dell'antichità.

Gli scavi sono seguiti a una prima fase del progetto, durante la quale è stata analizzata la documentazione pregressa sull'intera insula del quartiere ellenistico-romano studiato. Nella domus ellenistica è stato rinvenuto un consistente crollo di intonaci dipinti con larghe porzioni di murature in argilla ancora conservate e pertinenti al cosiddetto primo stile pompeiano finale e secondo iniziale. Il crollo non è stato rimosso e sarà oggetto della Field School che si terrà dal 3 al 26 ottobre 2018 incentrata sul trattamento degli intonaci e degli stucchi rinvenuti nello scavo in due parti: la prima teorica e la seconda pratica, che ha lo scopo di recuperare gli intonaci crollati e il consolidamento di quelli ancora in situ.

La missione Unibo ad Agrigento è diretta dal prof. Giuseppe Lepore, docente di Archeologia della Magna Grecia e della Sicilia presso l’Università di Bologna e responsabile unità organizzativa di sede Ravenna.

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