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La trama del libro L’Amica Geniale – Storia della bambina perduta: come finisce il romanzo di Elena Ferrante

L’ultimo libro della saga di Elena Ferrante racconta la vita adulta dei protagonisti de L’Amica Geniale. Ecco come si chiude il lungo viaggio di una vita di Elena Greco e Lila Cerullo.
A cura di Andrea Parrella
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"Storia della bambina perduta", è il titolo dell'ultimo capitolo della saga de L'Amica Geniale, la saga di romanzi di Elena Ferrante che è diventata un caso internazionale in questi ultimi anni e che è tornata su Rai1 con l'ultima stagione della serie ispirata ai racconti della scrittrice. Un capitolo che racconta l'età adulta dei protagonisti, il ritorno di Elena Greco a Napoli con le sue figlie, il periodo di convivenza con Nino Sarratore e la maternità, prima del naufragio della loro relazione. Nel mezzo, ovviamente, la figura di Lila, che anche in questo capitolo avrà un ruolo cruciale nel determinare le vicende della vita della protagonista.

Di seguito ci saranno SPOILER sulla trama

Di cosa parla L’amica Geniale – Storia della bambina perduta

L'ultimo libro della tetralogia de L'Amica Geniale racconta la vita adulta di Elena Greco, Lila Cerullo e gli altri protagonisti del romanzo. Attenzione perché a seguire chi legge troverà degli SPOILER. Il periodo storico in cui si svolgono le vicende copre un arco temporale che va dagli anni '70 agli anni '90 e parte dalla crisi matrimoniale di Elena Greco con suo marito Pietro Airota. La protagonista ha già iniziato una relazione extra coniugale con Nino Sarratore, dando sfogo a un sentimento e un'attrazione che aveva provato da sempre dentro sé, sin dagli anni dell'adolescenza. La fine del matrimonio con Airota la obbliga a una scelta drastica, quella di portare con sé le figlie Dede ed Elsa, prima a Milano per poi decidere di trasferirsi a Napoli dopo la morte di Franco Mari, cedendo all'opera di convincimento di Sarratore che la induce a tornare a Napoli nonostante non abbia lasciato la moglie Eleonora, nel frattempo incinta.

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A Napoli Elena ritrova anche Lila, che nel frattempo fa di tutto per farle aprire gli occhi su Sarratore, di cui sembra sapere più di quanto Elena sappia, ma nel frattempo la protagonista va a vivere con il compagno e le figlie in una casa a via Petrarca, vista mare, una realtà diametralmente opposta a quella del rione dove era cresciuta. Le tensioni tra Elena e Lila si sciolgono, le due amiche si riavvicinano e portano avanti la gravidanza in contemporanea. Sono gli anni del terremoto a Napoli, un evento che sembra rompere gli equilibri della vita della protagonista. Poco dopo la nascita della bambina la relazione di Elena con Sarratore si interrompe bruscamente e da quel momento lei sceglierà di andare a vivere al rione, nello stesso palazzo di Lila. Da qui inizia un periodo di simbiosi tra le due amiche, segnato anche dalla lotta congiunta contro i Solara. Lila "usa" la reputazione e la fama letteraria di Elena per denunciare le condizioni del rione e le malefatte dei due fratelli, da sempre osteggiati. A dispetto del passato, però, i Solara non si fanno intimorire dal suo talento istintivo e anzi la sfidano apertamente. Poco dopo accadrà l'evento che è uno spartiacque e che dà il titolo al libro: la sparizione della figlia di Lila. La bambina non si troverà mai più e questo romperà il già precario equilibrio motivo dell'amica geniale, mentre la carriera di Elena continuerà a darle gioie, a dispetto delle complesse vicende familiari, tra le figlie entrambe innamorate di Gennaro, il figlio di Lila, e la più piccola Imma che subisce il peso del vuoto incolmabile dovuto all'assenza di una figura paterna.

Come finisce il quarto ed ultimo romanzo di Elena Ferrante

Attenzione, anche qui è presente SPOILER. Le fasi finali del racconto vedono Lenuccia tornare a Napoli varie volte, anche perché nonostante il suo prestigio si ritrova in ristrettezze economiche. Elena e Lila si incontrano, ma la situazione di Lila peggiora di volta in volta. Assistono insieme alla morte di Gigliola Spagnuolo, improvvisa e di malattia. Interessante è la parabola di Nino Sarratore, che intraprende la vita politica con il partito socialista. È una figura paterna evanescente per Imma, che tuttavia lo venera, proprio per questo suo prestigio. Sarratore, tuttavia, rappresenta anche il passaggio politico dalla prima alla seconda Repubblica, visto che verrà inserito nel registro degli indagati nell'ambito dio Tangentopoli. È una notizia che scuote terribilmente Imma, la quale poco tempo prima era stata coinvolta nella campagna elettorale al padre prima che Elena glielo impedisse. La ragazza è scossa, ma in realtà Sarratore riuscirà a reinventarsi politicamente, non uscendo segnato dalla situazione giudiziaria e tornando in parlamento nel 1994.

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Nel frattempo Elena diventa responsabile di una casa editrice e approfitta per chiedere a Lila se abbia mai scritto qualcosa da poter leggere, su suggerimento del figlio Gennaro che le ha più volte detto la madre fosse sempre lì a scrivere. Lila nega e non le darà mai nulla da leggere, anzi fa promettere a Lenuccia di non scrivere mai nulla di lei: "Non si racconta una cancellatura". Elena viene meno a questa promessa e in pochissimi giorni scrive un libro che per lei è l'ultima conferma del suo talento, consigliato alle bambine da leggere a scuola, con un chiaro rimando al rapporto tra loro e al famoso libro La Fata Blu, scritto da Lila alle scuole elementari. In questo libro Elena scrive anche della scomparsa di Tina, la figlia di Lila e questa, da quel momento, non vuole mai più parlarle. Sparirà completamente fino a quando non farà in modo di far avere le due bambole che le legavano da bambine ad Elena. Un modo, non esplicito, di far capire in un certo senso all'amica che ha letto il suo racconto e che si è in qualche modo riconciliata con la sparizione della figlia.

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