La trama de il Conte di Montecristo e la storia vera che potrebbe aver ispirato il romanzo di Dumas
Il Conte Di Montecristo è un romanzo di Alexandre Dumas, in collaborazione con Auguste Maquet, pubblicato per la prima volta nel 1844, diviso in 3 puntate. L'opera, in cui è necessario evidenziare la mancanza di connessioni storiche, ha invece nel personaggio principale l'unico riferimento a cui l'autore potrebbe essersi ispirato. Stiamo parlando del personaggio del marinaio Edmond Dantès, che potrebbe esser stato generato dal noto criminale francese Pierre Picaud, vissuto a Nimes, in Francia, nel 1800. Come per I Tre Moschettieri, anche quest'altra opera di Dumas avrà molti adattamenti cinematografici e teatrali, dal primo nel 1922, con un film diretto da Emmett J. Flynn al più recente in onda su Rai 1. Andranno in onda infatti, le prime puntate della miniserie Il Conte Di Montecristo, diretta da Bilie August e che vedrà recitare attori italiani come Michele Riondino, Lino Guanciale, Gabriella Pession e Nicolas Maupas. Il ruolo di Edmond Dantès è stato affidato a Sam Claflin, mentre nei panni dell'Abate Faria compare Jeremy Irons. Il secondo appuntamento con la serie verrà trasmesso lunedì 20 gennaio in prima serata su Rai 1. Qui la trama de Il Conte Di Montecristo e la storia che potrebbe averlo ispirato.
La trama del romanzo Il Conte Di Montecristo
Arrivato a Marsiglia lo stesso giorno in cui Napoleone Bonaparte fuggi dall'Isola D'Elba per riconquistare il suo regno, il marinaio Edmond Dantes scende dalla nave commerciale Le Pharaon per sposare Mercedes, la sua fidanzata catalana. Se solo, alcuni dei suoi amici più vicini, non tramassero alle sue palle, gelosi della sua fortuna lavorativa e sentimentale: Edmond viene tradito, denunciato anonimamente di essere un cospiratore bonapartista e rinchiuso per 14 anni in una cella del Castello d'If, al largo di Marsiglia. Solo grazie all'aiuto dell'abate Faria, che gli permetterà di evadera e gli confesserà l'esistenza di un tesoro nascosto sull'isola di Montecristo, Dantes recupererà il suo posto nella società. E in quel momento che deciderà di viaggiare, trasformandosi da l'abate Busoni a Lord Wilmore, fino a diventare il Conte di Montecristo. Una scelta legata anche al concetto di vendetta nei confronti dei propri amici, che inizialmente lo avevano accusato: riuscirà a peggiorare le loro vite, prima avvicinandosi fino a diventarne amico, per poi distruggerle dall'interno. Tra questi anche Fernand Mondego, nel frattempo diventato conte e anche marito di Mercedes: verrà prima imputato per tradimento, mentre era ufficiale in Albania, del Pascià Alì-Tebelen. Da lì, abbandonato da moglie e figli, si suiciderà con un colpo di pistola.
La storia vera che potrebbe aver ispirato Dumas e Maquet
Negli anni ci sono state più teorie sulla possibilità di una connessione tra il personaggio di Edmond Dantès e uno storico criminale francese di cui il nome è Pierre Picaud. Vissuto nel 1800, lavorava come calzolaio ed ebbe l'opportunità di spostarsi con una ricca donna, Marguerite Vigoroux. Ma la gelosia di suoi tre amici, Mathieu Loupian, Solari, Chaubart e Allut, lo constrinsero all'arresto il giorno delle sue nozze, combinate dal duca di Rovigo. Le accuse vertevano su una falsa testimonianza dei tre amici che descrissero Picaud come una spia inglese, a cavallo tra la rivoluzione francese e le guerre napoleoniche. La sua storia di vendetta sembra ripercorrere in maniera simile il romanzo di Dumas, dalla fuga dal forte di Fenestrelle all'eredità lasciatagli da un prete italiano dal nome padre Torri. La storia di Picaud, trasmessa anche nei registri della polizia francese, arrivò solo nel 1828, quando dopo l'omicidio di Picaud da parte di Allut, quest'ultimo racconto a un abate, di nome Madelein, l'intera storia. Allut decise di uccidere Picaud dopo aver vista rifiutata una richiesta di riscatto: questo infatti aveva assisisto alla morte di Louipian per mano di Picaud durante una passeggiata nel parco delle Tuilieries.